Nel 1983, 40 anni fa, usciva nelle sale cinematografiche italiane “Al bar dello sport”, commedia cult che ebbe come protagonisti 2 pesi massimi della comicità italiana: Jerry Calà e Lino Banfi. La pellicola, pur nella sua semplicità ha saputo rappresentare uno spaccato dell’Italia del tempo, che vista oggi regala sempre un po’ di nostalgia. Come spesso accade nelle pellicole in cui il cast è composto da personaggi estroversi e di prim’ordine come Jerry Calà, anche dietro “Al bar dello sport” si celano aneddoti divertenti, che l’attore e comico catanese ha raccontato in un’intervista a Tuttosport.
Le iniziali perplessità ad accettare il ruolo di “Parola”
Jerry Calà che “Al bar dello sport” interpreta il sordomuto “Parola”, spalla di Lino Banfi, ha voluto ricordare le sue perplessità iniziali, riguardo a un ruolo in cui non avrebbe potuto far ridere alla solita maniera.
“Per me è stato un film molto impegnativo, strano… In un momento in cui tutta Italia parlava con i miei tormentoni, io interpretavo un ragazzo affetto da sordità. Per questo ero reticente. Pensavo: Lino Banfi sparerà tutte le sue battute e io cosa faccio? Però devo dire che alla fine ho avuto una grande soddisfazione, forse le più belle critiche sulla mia interpretazione. Mi ero messo a studiare con il metodo americano, uno o due giorni a settimana incontravo un gruppo di ragazzi affetti da sordità che mi aiutavano. Mi sono impegnato e il risultato è stato ottimo”.
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L’aneddoto raccontato da Jerry Calà su Mara Venier
Proprio a proposito dello studio del linguaggio dei segni, però, Jerry Calà ha voluto ricordare un divertentissimo aneddoto che riguarda anche Mara Venier, con cui all’epoca viveva insieme.
“Io allora vivevo con Mara che era molto gelosa, ma a ragione, perché io ero molto bricconcello. E la prima volta che sono venuti questi ragazzi, gentilissimi, hanno suonato il citofono. Mara ha risposto e non sentiva nessuno che rispondesse dall’altra parte. Essendo giustamente prevenuta nei miei confronti, mi ha detto: Ecco, sarà una delle tue amanti che è venuta a cercarti e poi è scappata via sentendo la mia voce! Quando ha capito l’incomprensione è sprofondata, non sapeva più cosa fare per scusarsi”.
