Luigi De Filippo e il discorso in sedia a rotelle
La famiglia De Filippo è sinonimo di teatro, recitazione e cinema: l’ultimo grande protagonista è stato Luigi De Filippo morto di polmonite e oggi vi mostreremo nell’ultimo discorso al teatro Parioli mentre era su sedia a rotelle. Era figlio di Peppino De Filippo e nipote di Eduardo. Un predestinato che si è fatto apprezzare come attore, commediografo e regista. La sua passione per il teatro era tale che, pochi mesi prima di morire, era ancora splendido protagonista all’età di 87 anni nella celebre commedia Natale a casa Cupiello. A gennaio era in scena per poi spegnersi il 31 marzo 2018 per una polmonite.
Luigi De Filippo, una carriera all’insegna del teatro
Come praticamente tutti i grandi artisti della famiglia De Filippo anche Luigi si avvicina allo spettacolo attraverso il teatro. Questa è la sua grande passione e non a caso a 21 anni debutta nella compagnia di suo papà Peppino con cui porterà in scena tantissime celebri commedie napoletane non solo. Il sodalizio con la compagnia teatrale andrà avanti per 27 anni per poi arrivare alla decisione, nel 1978, di non seguire più le orme paterne ma di fondare una compagnia propria.
Con questo nuovo progetto, Luigi diventa protagonista di numerose tournée all’estero, ottenendo grande successo soprattutto in Germania, Svizzera e Francia. Le sue proposte sono molto articolate; si va dalle commedie più famose firmate dai vari componenti della famiglia De Filippo fino alle proposte di scrittori e autori straordinari come Pirandello e Molière.
Nel corso della sua lunga carriera artistica incide anche l’album La commedia del Re Buffone e del Buffone Re pubblicata nel 2000. A conferma delle sue qualità, si è occupato, a partire dal 28 giugno del 2011, della direzione artistica del Teatro Parioli di Roma prendendo il posto di Maurizio Costanzo. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Nel 1997 è diventato Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, nel maggio del 2004 è stato nominato Grande ufficiale e nel 2010 Cavaliere di Gran Croce.
I successi cinematografici di Luigi De Filippo
Luigi De Filippo non è stato soltanto attore e regista di teatro ma anche splendido protagonista del cinema italiano. L’esordio arriva nel 1951 nella pellicola Filumena Marturano, diretta e interpretata da Eduardo De Filippo nelle vesti di Domenico e da Titina, sua zia. In questo film c’è anche Domenico Modugno nelle vesti dell’avvocato Nocella. L’anno successivo collabora con il cineasta Riccardo Freida per il film La leggenda del Piave. Una pellicola sentimentale sullo sfondo della Grande Guerra nella quale il giovane Luigi interpreta un soldato di nome Giorgio.
Sempre nel 1952 recita al fianco del papà Peppino di Filippo nella pellicola Non è vero ma ci credo, della quale soggetto e sceneggiatura sono stati scritti dallo stesso Peppino. A Luigi venne affidato il ruolo di Spirito. In questi primi anni si trova spesso e volentieri in film in cui ci sono suo padre oppure suo zio Eduardo. Nel 1957 c’è però un tratto di discontinuità con Luigi De Filippo che recita in Lazzarella. Si tratta di un film di genere commedia musicale nel quale interpreta il Barone Nicola Aant’Elmo e si ritrova al fianco di Alessandra Panaro e Mario Girotti ossia il futuro Terence Hill. Nel 1959 recita in Policarpo ‘ufficiale di scrittura’ per la regia di Mario Soldati in cui ritrova suo papà Peppino insieme a Renato Rascel e Renato Salvatori.
Gli anni Sessanta
Negli anni successivi recita in pregevoli commedie italiane tra cui Arrangiatevi (1959) di Mauro Bolognini, Cerasella (1959) di Raffaele Matarazzo, Chi si ferma è perduto (1960) di Sergio Corbucci e Il mio amico Benito (1962) di Giorgio Bianchi. Inoltre, ha fatto parte del cast di Amore all’italiana di Steno al fianco di Raimondo Vianello, Walter Chiari e Paolo Panelli, e di Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa di Marcello Fondato. Un grande protagonista e soprattutto un inguaribile appassionato di teatro.