Parliamo dello strano caso del dottor Tersilli. Ci sono stati dei personaggi del mondo del cinema che hanno avuto un successo straordinario. Molti di questi sono stati messi al centro di una lunga saga cinematografica come nel caso del celebre agente segreto 007 James Bond. Rimanendo nel ‘piccolo’ della nostra amata Italia ce ne sono altrettanti importanti come il ragioniere Ugo Fantozzi interpretato magistralmente da Paolo Villaggio, il maresciallo Nico Giraldi portato in scena da Tomas Milian e tanti altri.

Tra questi ce ne sono stati alcuni che probabilmente avrebbero meritato maggiore attenzione delle case cinematografiche magari per realizzare un ulteriore film. In riferimento è soprattutto al dottor Guido Tersilli portato in scena da un impareggiabile Alberto Sordi. Tra l’altro, dici Guido Tersilli e immediatamente viene in mente quella magnifica colonna sonora impreziosita dai tanti medici in fila alle spalle del primario di turno per godere di maggiore considerazione. Una scena che, a nostro parere, racconta alla perfezione un modo di comportarsi tipicamente italiano in qualsiasi settore.

Lo strano caso del dott. Guido Tersilli

Molti potrebbero obiettare che in realtà il dottor Tersilli non sia un personaggio poi così interessante. La verità è però tutt’altra. Alberto Sordi nella sua interpretazione è stato straordinario nell’enfatizzare una trama già molto efficace tratta peraltro dall’omonimo romanzo scritto da Giuseppe D’Agata nel 1964. Il dottor Tersilli è il classico italiano medio che cerca, con furbizia e spregiudicatezza, di fare carriera e di avanzare nella piramide sociale. Che il personaggio sia stato indovinato lo dicono soprattutto i numeri relativi alle presenze al cinema. I film dedicati al dottor Tersilli sono due: Il medico della mutua (1968) per la regia di Luigi Zampa e Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969) diretto da Luciano Salce.

Il box office della stagione cinematografica 1968-69 ci ricorda che il film Il medico della mutua si piazzò al secondo posto alle spalle del campione di incassi Serafino di Pietro Germi. E davanti a pellicole quasi leggendarie come C’era una volta il West di Sergio Leone Dove osano le ali e I quattro dell’Ave Maria di Giuseppe Colizzi. Nella stagione cinematografica successiva, ossia quella del 1969-70, la pellicola diretta da Luciano Salce ottenne il terzo posto. Alle spalle di Nell’anno del Signore di Luigi Magni e dei Girasoli di Vittorio De Sica. Giusto per rimarcare il successo del film in quella classifica c’erano pellicole del calibro di Agente 007 – Al servizio di sua maestà e Un maggiolino tutto matto di Robert Stevenson.

Alcune curiosità sulle pellicole

Numeri e risultati importanti che probabilmente avrebbero giustificato almeno una terza pellicola. Tuttavia di questa eventualità non si è mai parlato. Analizzando però il personaggio del dottor Tersilli e tutto il contesto in cui si trova ad operare, si sarebbero potute ricavare tanti ulteriori spunti raccontando, magari, anche l’evoluzione della società civile italiana. Fatto sta che questo personaggio è tra i grandi lasciti che Alberto Sordi ha voluto donare agli appassionati della commedia italiana.

A conferma della grandezza delle capacità artistiche di Alberto Sordi, le scene in cui si trovano ad interagire con Pupella Maggio che vestiva i panni di Antonietta Parisi, sono state realizzate con sonoro in presa diretta. In pratica non sono state doppiate. E per gli amanti delle location usate nel mondo del cinema, la clinica in questione è in realtà la Casa di cura Pio XI. Ubicata a Roma in via Aurelia 559. La parte esterna fa riferimento a un diverso edificio mentre gli interni, con particolare riferimento agli interminabili corridoi in cui i medici sfilavano dietro il primario, sono della Casa di cura Pio XI.

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