Ci sono attori che si sono fatti apprezzare nel mondo del cinema e del teatro per la loro eleganza, compostezza e talento. Tra questi c’è indubbiamente Concetto Musumeci conosciuto maggiormente con il nome di Tuccio Musumeci. Nato a Catania il 20 aprile del 1934, è tra i più importanti esponenti del teatro siciliano degli ultimi 50 anni. La sua è stata una lunghissima carriera iniziata nell’avanspettacolo e nel cabaret petaltro in compagnia di un certo Pippo Baudo. A conferma di quanto sia grande la passione di Musumeci per il teatro, ha legato indissolubilmente la sua carriera al Teatro Stabile di Catania del quale lo stesso Pippo Baudo ne è stato Presidente dal 2000 al 2007.
Gli inizi
Dopo aver lavorato soprattutto nel settore dell’avanspettacolo e nel cabaret, la prima svolta importante nella carriera di Tuccio Musumeci arriva con la costituzione del teatro Stabile a Catania. Qui inizia a recitare in importanti lavori teatrali che venivano proposti sia in lingua italiana che in dialetto siciliano. Tra i cavalli di battaglia più apprezzati c’era la commedia Il berretto a sonagli del grandissimo Luigi Pirandello. Diventa ben presto un punto di riferimento per il teatro siciliano e decide quindi affacciarsi anche in uno scenario più ampio proponendosi in tantissime città italiane.
I suoi spettacoli otterranno successo al Teatro Piccolo di Milano, al Teatro Verdi di Trieste, al Teatro Stabile di Napoli e sarà protagonista anche a Buenos Aires e a New York. Proprio nella Grande Mela, nell’anno 1985 ha ottenuto un riconoscimento importante per il suo talento ossia il premio Italian – American Forum. Durante le sue esibizioni, spesso e volentieri, ha avuto al suo fianco l’ottimo Pippo Patavina. A completare il cerchio della sua meravigliosa “stagione” teatrale, Tuccio Musumeci dal 2008 è diventato direttore artistico del teatro Vitaliano Brancati di Catania.
I successi al cinema

Tuccio Musumeci si è affacciato anche nel mondo cinema. Nel 1970 venne contattato dal regista Domenico Paolella per la pellicola di genere commedia La ragazza del prete. Era un film di una certa importanza nel quale c’erano tra gli altri Nicola di Bari, Mario Carotenuto, Umberto d’Orsi, Isabella Biagini e Susanna Martínkova. L’anno seguente collabora prima con Ugo Saitta per il film commedia Lo voglio maschio di cui peraltro è il principale protagonista insieme a Leo Gullotta. Successivamente prende parte alle riprese di Acquasanta Joe di Mario Gariazzo che era una pellicola western. Anno 1972 e lungo il suo percorso di crescita professionale Musumeci incontra Lina Wertmuller che lo scrittura per il film Mimì metallurgico ferito nell’onore.
A lui viene assegnato il ruolo di Pasquale e tra gli altri ci sono nel cast Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Agostina Belli e Luigi Diberti. Nel 1981 arriva un’esperienza con Mariano Laurenti alla regia, nella pellicola La sai l’ultima sui matti? Un film di genere comico nel quale ci sono diversi protagonisti della commedia all’italiana come Anna Maria Rizzoli, Enzo Cannavale, Bombolo, Giorgio Porcaro e Sandro Ghiani oltre al Enzo Andronico. Musumeci si occupa del ruolo del direttore del manicomio.
Gli anni ’80
Con gli anni ’80 arrivano altre pellicole, soprattutto tra il 1981 e il 1982, tra cui Gian Burrasca, Delitti, amore e gelosia, Teste di quoio e Pierino il fichissimo. Successivamente avrà delle esperienze più sporadiche sul grande schermo. Nel 2009 collabora con Ficarra e Picone per il film commedia La matassa in cui è Totò. Nel 2019 veste i panni di Salvo Lima nel film drammatico Il delitto Mattarella.
Nel 2022 ha recitato prima in La stranezza di Roberto Andò e poi in Librino Express per la regia di Alfio D’Agata. Molte sono le partecipazioni in televisione tra cui il bellissimo episodio della serie Don Matteo in cui interpreta il suocero del Maresciallo Cecchini (Nino Frassica) e l’intera serie Makari nella quale veste i panni del papa di Saverio (Claudio Gioè).