Oggi risponderemo alla domanda: “Che fine ha fatto Francesca Romana Coluzzi?”. Bellissima, lei è stata un’attrice e stuntman italiana diventata particolarmente famosa per le sue interpretazioni in film commedia sexy all’italiana e, ovviamente, per la sua fisicità, in particolare l’altezza. Molti la ricorderanno nel film L’infermiera di notte diretto da Mariano Laurenti ma è stata anche Pupetta, moglie del brigadiere Pasquale Zagaria (Lino Banfi), Asmara in Serafino nel 1968 e tanti altri personaggi.
La vita e la carriera di Francesca Romana Coluzzi

In questo nuovo appuntamento alla riscoperta di attori e protagonisti del cinema italiano vogliamo parlarvi di Francesca Romana Coluzzi. È stata un’attrice e stuntman italiana nata a Tirana, in Albania, il 20 maggio del 1943. È morta a Roma il 15 luglio del 2009 a causa di una neoplasia polmonare. Era una donna dal fisico imponente con i suoi 182 cm e indossava scarpe di taglia 46. La sua simpatia e versatilità le hanno permesso di avere una importante carriera cinematografica. È nata in Albania perché suo padre all’epoca svolgeva a Tirana l’attività di ricercatore per istituti di epidemiologia. Aveva deciso di andare in Albania e rimanerci anche per via del periodo di occupazione nazista in Italia. Quando tutto finì, la sua famiglia tornò in Italia e in particolare si stabilì a Perugia.
Francesca Romana Coluzzi sin da giovanissima si è interessata a diverse forme di arte come la musica, la poesia e la pittura. Il suo fisico, tuttavia, le permise di avvicinarsi al cinema nelle vesti di stuntman grazie al cugino Biagio Gambini che è stato uno stuntman molto famoso. Nel 1965 Lucio Fulci le diede la possibilità di muovere i primi passi sul grande schermo recitando prima in 002 operazione luna e poi in I due parà, con principali protagonisti Franco e Ciccio. La svolta arriva nel 1969 con il regista Pietro Germi. Quest’ultimo le affida di interpretare il personaggio di Asmara nel film commedia Serafino. Una pellicola nella quale, peraltro, c’erano Adriano Celentano, Ottavia Piccolo, Saro Urzì e Gino Santercole.
Nel 1970 è protagonista nella pellicola Venga a prendere il caffè da noi diretta da Alberto Lattuada al fianco di Ugo Tognazzi. Per l’occasione veste i panni di Tarsilla Tettamanzi. Nel 1973 collabora Lino Banfi in Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia, nel ruolo di Pupetta, moglie dello stesso brigadiere. Nello stesso anno recita in Giovannona Coscialunga disonorata con onore per la regia di Sergio Martino e inizia una lunga ‘militanza’ in questo genere cinematografico.
Sarà protagonista de L’insegnante di Nando Cicero, Il padrone e l’operaio di Steno, Occhio alla vedova di Sergio Pastore e La compagna di banco di Mariano Laurenti. Successivamente recita in l’insegnante balla con tutta la classe, L’insegnante al mare con tutta la classe, L’infermiera di notte, Pierino contro tutti, Bollenti spiriti e Stesso mare stessa spiaggia. Gli ultimi lavori della sua carriera arriveranno nel 1997 con Carlo Vanzina nel film Banzai e nel 1999 con Pupi Avati in La via degli Angeli.
In carriera ha vinto il Nastro d’argento nel 1971 come migliore attrice non protagonista per Venga a prendere il caffè da noi. Pellicola che, peraltro, le ha consentito di portare a casa anche il Globo d’oro come miglior attrice rivelazione. Piccola curiosità, nel film L’insegnante è stata doppiata da Oreste Lionello mentre in Serafino la voce era di Deddi Savagnone.
Vita privata e figlie
Riguardo la vita privata di Francesca Romana Coluzzi, invece, era sposata con Claudio Tondi e dalla loro storia d’amore sono nate due figlie, Sveva e Laila.