La storia del cinema italiano è ricca di straordinari artisti che hanno caratterizzato un’epoca e impreziosito diverse pellicole: tra i personaggi più iconici del Novecento c’è l’attrice e conduttrice televisiva Ave Maria Ninchi, antesignana di un ruolo sul piccolo schermo che ad oggi diamo per scontato e associamo facilmente alla bella Antonella Clerici. Ninchi è nata ad Ancona il 14 dicembre del 1915 e scomparsa a Trieste nel novembre del 1997 in seguito ad una lunga malattia provocata da una grave forma di diabete. La sua era una famiglia benestante di conciatori e già da bambina dimostrò di avere grande passione per l’arte drammatica. Del resto, questa era una prerogativa di famiglia In quanto i cugini di suo padre, Annibale e Carlo, sono stati degli ottimi attori drammaturghi e impresari teatrali. 

La storia di Ave Ninchi, la prima Clerici della tv


Ave Ninchi è stata una meravigliosa attrice ma anche una donna di televisione capace di anticipare i tempi. Infatti, negli anni ’70, è stata protagonista in televisione di una importante rubrica che gli italiani amavano seguire e in cui si parlava di cucina nella quale proponeva tante ricette della tradizione. Un genere che poi sarà ripreso in tempi più moderni da vari volti noti come Antonella Clerici. La trasmissione era intitolata A tavola alle 7 ed è andata in onda sul Programma Nazionale dal 1974 al 1976. A proposito di esperienze televisive, è stata anche protagonista delle trasmissioni Speciale per noi (1971) che vedeva anche la conduzione di Paolo Panelli, Bice Valori e Aldo Fabrizi, Tanto piacere (1974) con Claudio Lippi e Buonasera con.. (1981) in onda su la Rete 2.

La sua ultima apparizione è stata nel 1989 nel programma Confidenzialmente Ave, trasmesso su Rai 2. Molti la ricorderanno nel 1988 su Rai 1 nelle vesti di conduttrice de Il sabato dello Zecchino. Il suo principale contributo al mondo dello spettacolo, però, lo ha dato al cinema. L’esordio è arrivato nel 1944 con il regista Mario Mattoli nella commedia musicale a episodi Circo equestre Za-bum. La particolarità di questa pellicola è l’essere stata girata a Roma durante l’occupazione tedesca e quindi in clandestinità. Nel 1946 viene diretta da Guido Brignone in Canto ma sottovoce…, nel ruolo di Laura la cameriera. Le sue capacità interpretative le permetteranno di lavorare in tanti e importanti progetti cinematografici come il film Domenica d’agosto uscito nelle sale cinematografiche nel 1949 e diretto da Luciano Emmer.

La collaborazione con attori come Totò, Peppino De Filippo e Alberto Sordi

Qui, Ave interpretava il ruolo di Fernanda Meloni, mamma di Marcella che era la principale protagonista. Nel frattempo aveva preso parte al film Roma città libera (1946), in Il delitto di Giovanni Episcopo (1947), I pompieri di Viggiù (1949) e poi ne Il vedovo allegro (1949). Gli anni successivi per lei la fama cresce enormemente prendendo parte a numerosi film di grande successo collaborando con nomi straordinari del cinema come Aldo Fabrizi, Totò, Paolo Stoppa, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Nino Taranto e Carlo Dapporto.

Tra le pellicole più importanti Totò cerca moglie (1950), La Famiglia Passaguai (1951), Guardie e ladri (1951) e Le ragazze di Piazza di Spagna (1952). E ancora ha recitato in La domenica della buona gente (1953), Uragano sul Po (1956), Le motorizzate (1963), I due assi del guantone (1971) e tanti altri ancora. L’ultima esperienza cinematografica prima del ritiro dalle scene, è del 1984 nel film Cognome e nome: Lacombe Lucien per la regia di Louis Malle.

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