Lo ha detto a più riprese lo stesso Carlo Verdone: “In Troppo forte mi imposero Alberto Sordi, ma la parte era pensata per Leopoldo Trieste”. Oggi ricordiamo l’attore a 20 anni dalla scomparsa. E lo facciamo con una pellicola diretta con la competenza e il genio di Pietro Germi, insieme alla maestria dello sceneggiatore Luciano Vincenzoni che per l’occasione collaborò con Agenore Incrocci e Furio Scarpelli. I quali diedero vita nel 1964 ad una vera e propria opera d’arte.
Stiamo parlando di Sedotta e abbandonata, pellicola realizzata da Lux Ultra Vides in collaborazione con Compagnie Cinématographique de France le cui musiche furono scritte da Carlo Rustichelli. Nel cast nomi rimasti per sempre nel firmamento cinematografico italiano e internazionale tra cui Stefania Sandrelli, Saro Urzì, Aldo Puglisi, Lando Buzzanca e Leopoldo Trieste. In questa occasione vi vogliamo parlare dell’attore Leopoldo Trieste che nel corso della propria carriera ha dimostrato straordinarie doti anche nelle vesti di regista e sceneggiatore. Un personaggio calabrese che ha caratterizzato il mondo del cinema dimostrando talento e versatilità.
Leopoldo Trieste, la carriera
Leopoldo Trieste è nato a Reggio Calabria il 3 maggio del 1917 ed è scomparso a Roma il 25 gennaio del 2003 in seguito ad un arresto cardiaco. Il suo cuore si fermò mentre era ricoverato all’Umberto I di Roma. Si dedicò inizialmente al teatro per poi diventare un protagonista del cinema soprattutto grazie a Federico Fellini che tra il 1952 e il 1953 gli permise di recitare prima in Lo sceicco bianco e poi nel film che all’epoca era un po’ il manifesto delle nuove generazioni, I vitelloni. L’esordio però sul grande schermo era già avvenuto nel 1946 grazie a Giovanni Paolucci che lo inserì nel film di genere drammatico – sentimentale Preludio d’amore nel quale collaborò al fianco di Vittorio Gassman e Marina Berti.
Nel 1954 trovo spazio anche in un altro celebre film, stavolta di genere commedia, Un giorno in pretura per la regia di Steno. Era una pellicola piena di star del mondo come Peppino De Filippi, Alberto Sordi nel ruolo del mitico Nando Moriconi, Silvana Pampanini, Walter Chiari, Sofia Loren e lo stesso Leopoldo Trieste che vestiva i panni di Leopoldo fidanzato di Teresa ( Armenia Balducci). Dopo la collaborazione con Roberto Rossellini nel film Dov’è la libertà dove c’erano tra gli altri Totò e Franca Faldini, ebbe modo di recitare nuovamente con Alberto Sordi nel film cult Un americano a Roma, anche se con un ruolo secondario.
La versatilità dimostrata in tante celebri pellicole
Nel corso degli anni lo ritroviamo in tantissime altre celebri pellicole come Il coraggio di Domenico Paolella nel quale c’erano Gino Cervi e Totò, Un eroe dei nostri tempi di Mario Monicelli, Destinazione Piovarolo sempre al fianco di Totò, Addio alle armi con Vittorio De Sica, Divorzio all’italiana sempre per la regia di Pietro Germi al fianco di Marcello Mastroianni, Stefania Sandrelli, Lando Buzzanca e in questa occasione vestiva i panni Carmelo Patanè. Sarà poi anche preso in considerazione per la pellicola commedia di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Sedotti e bidonati in cui era Don Marcuzzo, un sicario siciliano.
Già in questi film che spaziavano dal genere drammatico fino a quello commedia si intravedeva la straordinaria versatilità e capacità di interpretare al meglio ogni genere di ruolo. Di questo i grandi registi italiani ne erano consapevoli e non a caso fecero spesso riferimento al Leopoldo Trieste per le proprie pellicole come Il medico della mutua di Luigi Zampa.
Ce ne sono state tante altre pellicole di successo in cui ha recitato Leopoldo Trieste come Trastevere per la regia di Fausto Tozzi, Il Padrino – Parte II di Francis Ford Coppola, Due cuori, una cappella di Maurizio Lucidi,Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli nel quale interpretava il ruolo di Don Sabino, Enrico IV diretto da Marco Bellocchio, Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore nelle vesti di Don Adelfio e tanti altri ancora fino alla sua ultima apparizione nel 2003 intitolata nel film Il consiglio d’Egitto per la regia di Emidio Greco. Molti lo ricorderanno interpretare il ruolo del professore Cerullo scopritore del coleottero Tropelio in Piedone d’Egitto.