Il divorzio, il mancato mantenimento dei figli, i debiti col fisco e la depressione: Marco Della Noce affronta i ricordi del passato e racconta la sua rinascita
I debiti di Marco Della Noce avevano toccato cifre altissime: “700mila euro”, come racconta lo stesso comico, oggi 65enne. Quella cospicua cifra, che includeva i debiti col fisco, gli affitti precedenti e gli assegni di mantenimento non versati ai figli dopo il divorzio dalla moglie, è stata abbassata dal Tribunale di Monza lo scorso 9 maggio. Permettendo a Marco di respirare, di provare a rialzarsi.
In un’intervista rilasciata al Corriere, il comico ha ricordato quel periodo maledetto e come anche il suo lavoro gli stesse sfuggendo di mano, avendo perso la lucidità e la creatività. Arrivò la depressione: “Quindi due anni di cure psichiatriche: uscivo la mattina e tornavo a casa la sera. Prendevo farmaci”. Era un periodo che vedeva tutto nero: “Tutto mi stava scappando via, non trovavo soluzioni”.
In quel momento il suo più grande cruccio erano i figli: “Pensavo a quale esempio stavo dando ai miei figli. Oggi mi ringraziano per quello che ho trasmesso in questi anni, dove ho fatto lavori saltuari per mettere da parte qualcosa”. Ha ritrovato la forza di rimettersi in gioco grazie anche all’aiuto di amici ed ex colleghi: “Mi hanno aiutato… Quando ho toccato il fondo, tutto il gruppo di Zelig si è mosso. Da Giancarlo Bozzo, direttore artistico, a Claudio Bisio, passando per Luciana Littizzetto. Avevano avviato una raccolta fondi. A loro si erano aggiunte le persone che mi avevano pagato una stanza. Da lì passo dopo passo ho trovato una casa”.
Come sta oggi Marco Della Noce
Il comico sta rialzando la china, oggi è pronto a rimettersi in gioco alternando anche un altro impegno: “Sono un tutor per We Family”, centro di formazione “che incentiva il dialogo genitoriale”. Quei brutti anni, la depressione, l’auto scambiata per la propria casa, fanno tutti parte di brutti ricordi fortunatamente messi alle spalle. Ma guai a dimenticare: “In certe culture è quasi necessario fallire, perché significa che ti sei ricostruito”. E allora, buona ricostruzione a Della Noce.