Alzi la mano chi negli anni Ottanta non si è divertito guardando il celebre programma di intrattenimento di casa Mediaset (all’epoca Fininvest) Drive In ideato da Antonio Ricci. Un programma andato in onda tra il 1983 e il 1988 sulle frequenze di Italia 1 nel quale c’erano tanti cabarettisti e comici diventati famosi e molto amati dal pubblico come Gianfranco D’Angelo che, tra l’altro, vestiva i panni anche del proprietario del Drive In.

Gianfranco D’Angelo in quel periodo meraviglioso propose diversi personaggi che ebbero grande successo tra cui il signor Armando che magnificava le doti del suo cane cocker chiamato Has Fidanken che però, puntualmente, restava impassibile qualsiasi cosa gli venisse detta. Nello sketch che oggi probabilmente sarebbe molto più complesso proporre in televisione, c’era anche Ezio Greggio che in quel periodo sovente lavorare in coppia con D’Angelo.

Non solo Drive In ma anche e soprattutto attore

Gianfranco D’Angelo però nella sua carriera di personaggio del mondo dello spettacolo non è stato soltanto protagonista del programma Drive In ma si è imposto anche e soprattutto come attore di punta del genere commedia sexy all’italiana. Gianfranco D’Angelo è nato a Roma 19 agosto del 1936 ed è scomparso il 15 agosto del 2021. La sua vita è stata caratterizzata da momenti difficili come la perdita dei genitori all’età di tre anni e dalla necessità di svolgere diversi lavori che gli permettessero di avere un sostentamento.

Contemporaneamente, però, coltivava la sua grande passione per la recitazione e per il teatro esordendo in diverse commedie satiriche che venivano proposte a Roma. Nel 1968 lavorò al fianco di Renzo Montagnani in un programma radiofonico di Maurizio Costanzo e successivamente venne notato dal Lando Fiorini il quale gli propose di lavorare al teatro Puff di Roma. La collaborazione andò avanti fino al 1970. In questo periodo continua a lavorare a teatro soprattutto con spettacoli di cabaret che vengono proposti in giro per l’Italia in diversi locali tra cui il celeberrimo Derby di Milano.

Prima di esordire nel mondo della televisione e in particolare in Rai nel 1971 nel programma Sottovoce ma non troppo, c’è la prima esperienza nel cinema. Siamo nel 1968 e la possibilità gli viene concessa dal duo di registi composto da Bruno e Sergio Corbucci nel film di genere musicale Zum Zum Zum – la canzone che mi passa per la testa. Nel 1970 entra nel cast di ben quattro pellicole tra cui Nel giorno del signore. Per quattro anni si dedica maggiormente alla televisione per poi ritornare prepotentemente nella seconda metà degli anni ‘70 sul grande schermo diventando protagonista soprattutto nel genere commedia sexy all’italiana.

Ci sono diverse pellicole che lo vedono nel cast tra cui L’insegnante, La liceale, Classe mista, La professoressa di scienze naturali, La dottoressa del distretto militare, Nerone di Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore, Grazie tanto arrivederci, L’insegnante va in collegio, La liceale nella classe dei ripetenti, La soldatessa alle grandi manovre, Tutti a squola e tanti altri. Con l’inizio dell’esperienza a Drive In mette da parte il cinema salvo poi ritornarci sporadicamente in un paio di occasioni e in particolare nel 2017 con il regista Fabio Fulco nel film Il crimine non va in pensione. Una piccola chicca riguarda il suo doppiaggio in un episodio della quinta stagione della serie animata I Simpson quando presta la propria voce al sovraintende Chalmers.

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