Fanno il giro del web le immagini dei ciclisti che cadono come birilli a causa del fango nel Tour de Bretagne: il VIDEO della caduta non può non ricordare la mitica coppa Cobram di Fantozzi

Non ci sarebbe molto da ridere perché qualcuno poteva farsi male sul serio, tuttavia, nessuno è grave ma tanta ambulanza operativa per soccorrere tutti i ciclisti feriti tra i cinquanta incidentati dopo la caduta nel corso del Tour de Bretagne. Una scena tragicomica che riporta alla mente la coppa Cobram di Fantozzi. Nel film “Fantozzi contro tutti”, il terzo della saga del ragionier Ugo, e il primo di Neri Parenti alla regia, il protagonista e il suo braccio destro, il geometra Filini, fanno di tutto per non prendere parte alla gara tanto voluta dall’odiatissimo e temutissimo direttore Cobram, dal quale prende il nome la competizione. Memorabile la telefonata con “accento svedese”, fallita in men che non si dica.

Quando arriva il giorno della gara, tra una preghiera di Fantozzi e gli sguardi tesi generali, come quelli di Filini e degli altri impiegati prima del “fischio d’inizio”, quando il direttore della Megaditta sancisce il via, tutti i ciclisti in gara finiscono a terra dopo aver percorso poche manciate di centimetri. Ed è a quel punto che il personaggio interpretato dal magistrale Paul Müller esclama: “Alzatevi deficienti! Rammolliti!”.

La “vera” coppa Cobram al Tour de Bretagne: il VIDEO

Farà anche sorridere paragonare le due scene, ma inquieta particolarmente immaginare che una delle due sia reale e, ovviamente, si tratta del video qui di seguito. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito gravemente ma è stato necessario interrompere la gara per permettere alle ambulanze di agire liberamente dopo gli almeno cinquanta ciclisti finiti a terra. Per decine di atleti è stato necessario il soccorso degli operatori sanitari.

Quella del video è la sesta tappa del Tour de Bretagne, vale a dire la gara che partiva da Chateubriant per giungere alla destinazione di Plancoet. La competizione in questione risale alla scorsa domenica 30 aprile. Quando i ciclisti sono finiti a terra, mancavano solo 80 chilometri al traguardo.

Continua a leggere su Chronist.it