Addio all’attore Sergio Solli, aveva lavorato con Eduardo De Filippo nelle commedie come De Pretore Vincenzo, Gli esami non finiscono mai, Natale in casa Cupiello, Le voci di dentro, Quei figuri di tanti anni fa: l’attore è morto all’età di 78 anni. Sul grande schermo, ha preso parte ai film No, grazie il caffè mi rende nervoso e Il petomane. Un’altra grande perdita per il mondo cinematografico e televisivo. L’attore napoletano ha lavorato con i più grandi colleghi e registi del panorama cinematografico italiano tra cui: Lina Wertmuller, Carlo Vanzina, Woody Allen, Eduardo De Filippo, Massimo Troisi, Luciano De Crescenzo, Renato Scarpa, Ugo Tognazzi, Renzo Montagnani, Piera Degli Esposti.
Morto all’età di 78 anni l’attore Sergio Solli, aveva lavorato con Eduardo De Filippo.
Il post di Bruno Garofalo sui social
Ad annunciare la morte di Sergio Solli è stato Bruno Garofalo, scenografo di Eduardo De Filippo, che ha espresso tutto il suo dolore e rammarico sui social:
“Notizia triste per me e per chi lo conosceva. Se n’è andato un altro pezzo di storia napoletana, un amico delle origini. Non mi viene voglio di dire altro”.
Sergio Solli, biografia, carriera ed esordi
Sergio Solli è nato a Napoli il 19 novembre 1944. Da giovane ha lavorato come parrucchiere nel negozio di suo padre, a San Pasquale a Chiaia. Sin dalla tenera età, ha sempre avuto una grande passione per il teatro amatoriale e per il grande Eduardo De Filippo. Infatti quest’ultimo provinò Sergio Solli, per un ruolo per uno spettacolo. L’attore esordì alla Pergola di Firenze. Da lì Sergio non si è mai fermato. Anzi, ha preso parte a film tra il piccolo e grande schermo.
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L’incontro con Eduardo De Filippo
Durante un’intervista rilasciata a La Repubblica, Sergio Solli raccontò quando fece il suo provino per Eduardo De Filippo. Un momento che non dimenticherà mai:
“Quando arrivai al cospetto di Eduardo ero un pezzo di ghiaccio: in realtà non pensavo a fare veramente l’attore, volevo solo sentirmi dire da lui che ero bravo. Era venerdì sera, lui stava provando con la compagnia. Mi chiese di tornare l’indomani, pensai al negozio pieno di clienti di sabato e gli dissi: “Direttore, anche adesso”. Ero quasi in uno stato di trance. Feci il provino la sera stessa. Alla fine si alzò e se ne andò, senza aprire più bocca. Mi fece avere il copione, e il lunedì mi annunciarono che avrei debuttato alla Pergola di Firenze dodici giorni dopo, con le musiche di Nino Rota. Un copione in mano e una vita che inizia”.
Quando Sergio Solli scoprì Vincenzo Salemme, Valeria Golino e Marina Confalone
L’attore napoletano in un’intervista a La Repubblica, raccontò la sua passione nello scovare nuovi talenti, tra cui Vincenzo Salemme: “Appena Vincenzo ha detto la prima battuta, ho capito che aveva qualcosa di speciale. Lo feci debuttare in uno dei miei spettacoli e poi lo portai da De Filippo. Mi appassionava scoprire nuovi attori e volevo che provassero la stessa gioia che provavo io. Feci conoscere Eduardo anche a Marina Confalone, Marzio Honorato e Carlo Buccirosso. Fu nello “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un bandito di strada” di Wertmuller che conobbi Ugo Tognazzi, un uomo gentilissimo, che poi mi scritturò ne “Il petomane”, e fu lì che mi accorsi di Valeria Golino”.
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