L’attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, Ricky Tognazzi ricorda il rapporto suo padre in un’intervista dell’Istituto Luce Cinecittà che racconta di aver conosciuto tardi Ugo Tognazzi: “Con mio padre c’era un rapporto quasi paritario. Ci siamo conosciuti tardi. Da bambino vivevo a Milano e lui a Roma. Poi, dopo le elementari, sono andato a studiare in Inghilterra e lo frequentavo durante le vacanze. Di solito le vacanze coincidevano con il suo periodo di lavoro, d’estate si fanno i film per cui ho vissuto molto vicino a lui, sui set”. Continua raccontando di quando nell’età dell’adolescenza, è andato a vivere a Roma insieme a suo padre: “Poi a sedici anni sono tornato a vivere a Roma. Abbiamo praticamente cominciato a vivere insieme. La casa era a Velletri però si stava spesso entrambi a Roma. Vivevamo praticamente sotto lo stesso tetto e, spesso e volentieri nello stesso letto. Mi abbracciava durante la notte e poi si svegliava e si rendeva conto chi fosse e mi mandava a quel paese e si girava dall’altra parte. Dall’età di sedici, diciassette anni è il periodo in cui ci siamo conosciuti di più. Siamo diventati quel miscuglio di padre – figlio – amici – complici”. Le discussioni come spesso accade nel rapporto tra padri e figli non mancano mai, infatti Ricky Tognazzi narra dei diverbi avuti con Ugo Tognazzi e di quanto però, sia stato importante nella sua vita: “Abbiamo avuto anche periodi di discussione piuttosto accese intorno ai vent’anni. Mio padre è stato una delle persone che mi ha fatto più ridere in assoluto. Quando ero piccolo, i miei erano separati, papà veniva a trovarci spesso e volentieri. Ogni tanto mi mancava ma nelle occasioni importanti non è mai mancato”.
La vita attraverso i set
Ricky Tognazzi racconta la vita di suo padre attraverso il set cinematografico, descrivendolo come una persona giocherellona che amava non prendersi quasi mai sul serio: “Lui era un giocherellone. Giocava con tutto. Con le cose. Amava cogliere il lato divertente della vita. Il rapporto era basato, se vogliamo, sulla finzione. Il ricordo di mio padre, essendo legato all’estate, dove lui lavorava, papà per me era un anno un messicano con i baffi, un anno era il latin lover tutto curato con i baffetti o l’anno dopo, era un travestito di Madame Oreille”. Anche per Ricky Tognazzi, inevitabilmente il set era diventato una seconda casa, infatti lo descrive come un luogo fantastico e magico dove tutto sembrava essere un gioco: “Il set per me era questa macchina pazzesca. Questi carrelli, le lampade. I macchinisti con i loro martelli magici. Era un gioco la vita. Il lavoro che faceva era un gioco. Portava sul set il suo modo di essere. Il suo privato. La sua voglia di vivere. Di stare bene. Era un grande raccontatore di aneddoti dove lui era sempre un perdente e ci divertiva tantissimo”.
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Curiosità su Ricky Tognazzi
1 Ricky Tognazzi è sposato con Simona Izzo dal 1995.
2 È figlio di Ugo Tognazzi e Pat O’Hara.
3 L’attore ha altri tre fratelli ma con madri diverse: Gianmarco Tognazzi, Maria Sole Tognazzi e Thomas Robsahm.
4 Ricky Tognazzi ha frequentato il Dams a Bologna.
5 All’età di 3 anni, ha messo per la prima volta i piedi su un set cinematografico insieme a suo padre.
6 Ha iniziato a lavorare come aiuto regista con Luigi Comencini, Maurizio Ponzi e Pupi Avati.
7 Ha esordito come regista con il film Fernanda, un progetto firmato da Ettore Scola.
8 È stato legato sentimentalmente a Flavia Toso e dal loro legame è nata Sarah.