Sapore di mare è un film diretto da Carlo Vanzina nel 1983, scritto dai fratelli Vanzina e prodotto da Claudio Bonivento. Un film divenuto un vero e proprio cult soprattutto per l’indimenticabile finale. Un finale romantico ma al contempo nostalgico di un’epoca, ormai passata. Quella stessa nostalgia che lascia un certo amaro in bocca. Il finale è narrato sotto le note di una delle canzoni più belle della musica italiana: Celeste nostalgia di Riccardo Cocciante. Una canzone e tempi perfetti. Marina e Luca hanno fatto, e continuano ancora, a far sognare molti appassionati della pellicola, per la loro storia d’amore estiva. Ambientato a Forte dei Marmi nel 1964. Nel film è presente un cast di alto profilo: Jerry Calà, Marina Suma, Isabella Ferrari, Christian De Sica, Virna Lisi, Karina Huff, Angelo Cannavacciuolo, Gianni Ansaldi, Ennio Antonelli, Alba Parietti e Edoardo Vianello. Quest’ultimo ha interpretato la parte di sé stesso facendo cantare e ballare tutta Italia con le sue canzoni allegre dal sapore estivo.
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Il racconto di Christian De Sica
“Sapore di mare non lo voleva fare nessuno. Mi ricordo che un mese prima, ho avuto una grossa intuizione. Allora avevo un agente che era molto importante. Era William Morris, una grande agenzia americana di attori. Io stavo con quest’agenzia e venne l’agente, capo che mi disse: “hai due possibilità: 1 Il conte Tacchia. Con la regia di Corbucci. Il protagonista è Enrico Montesano che, all’epoca era il numero uno in Italia. Vittorio Gassman e non so chi altro, ti danno 12 milioni di lire di paga (E chi li aveva mai visti!) e hai questo personaggio di dieci pose. L’altro è Sapore di mare, con un giovane regista che è Carlo Vanzina e ha fatto un paio di film con Abatantuono e un film sugli anni ’60 e ti danno 600 mila lire. E io ho scelto di fare questo. E mi fa: “Sei pazzo? Rifiuti 14 milioni con Gassman e vai a fa con Vanzina questo?” – continua a raccontare De Sica: “Eh ma io sento l’odore che questo porta meglio a me. Ho fatto quello infatti e ho azzeccato. Perché il film incassò 9 miliardi di vecchie lire, come dire oggi 30 milioni di euro!”.
Il racconto di Jerry Calà
In un’intervista a Barbadillo Jerry Calà ha dichiarato: «Fu una sorpresa per me, non dovevo neanche farlo. Poi, invece, andai dal produttore col quale avevo un contratto per altri film e vidi sul tavolo questo copione e chiesi: “Che film è?”, e lui rispose: “Non è per te, sei già troppo famoso, stiamo pensando a tutti attori giovani che costano poco”. Replicai dicendo: “Però mi piace il titolo, è un film sugli anni ’60”, lo lessi e decisi di farlo a percentuale, e fu un grande affare: sia economicamente che come attore. Con quel film lì cominciai a diventare il simbolo della vacanza italiana, e dopo ho stigmatizzato questo mio personaggio nel capo villaggio, Enrico Borghini, nella serie italiana che è la più programmata da trent’anni: “Professione vacanze”».
Curiosità su Sapore di Mare
1 Originariamente il film rischiò di non iniziare ad essere girato a causa di molti dubbi relativi al budget sulle riprese da parte dei due produttori, Pio Angeletti e Adriano De Micheli. Successivamente l’agente di Jerry Calà, Claudio Bonivento recuperò in extremis la faccenda, garantendo che il film non avrebbe superato il costo prefissato.
2 Il titolo Sapore di mare è stato scelto poiché fu già in previsione un film diretto da Neri Parenti dal titolo Sapore di Sale. Acquisendo già i diritti della canzone Sapore di Sale di Gino Paoli. Ma alla fine il film non fu mai portato a termine.
3 Nel sequel adoperarono il brano Sapore di sale di Gino Paoli. Il quale fu presente nel film.
4 La distribuzione non fu convinta della scelta su Christian De Sica e Virna Lisi perché non sarebbero stati adatti al film. Quest’ultima originariamente rifiutò ma una volta ascoltato il copione letto da suo figlio che rise tantissimo, accettò la parte.
5 Massimo Ciavarro originariamente fu proposto per il ruolo di Paolo Pinardi. Ricoperto poi da Angelo Cannavacciuolo.
6 Massimo Ciavarro fu proposto da Bruno Contini per il ruolo di Fulvio a Sapore di mare 2 – un anno dopo.
7 Nella scena finale del film, compare Alba Parietti. All’epoca ancora sconosciuta ma moglie di Franco Oppini, amico di Jerry Calà.
8 Il film è stato girato tra Forte dei Marmi, in Versilia negli stabilimenti Marechiaro e Dalmazia vicino la Capannina di Franceschi, Ostia e Fregene.
9 I fratelli Vanzina riproposero volutamente attraverso il film, le loro estati trascorse a Castiglioncello.
10 I fratelli Vanzini cercarono volti sconosciuti poiché il bugdet era basso.
11 Claudio Bonivento investì tantissimi soldi per acquisire i diritti delle canzoni: Abbronzatissima, Una rotonda sul mare e Una carezza in un pugno.
12 Isabella Ferrari debuttò a soli 19 anni nel film. Notata da Vanzina nel programma di Gianni Boncompagni Sotto le stelle.
13 La madre di Isabella Ferrari le fece fare parecchi concorsi di bellezza.
14 Lo stabilimento Marechiaro ha riaperto i battenti nel 2020. Rilevato dal gruppo Blu Hotels incaricando lo chef Cristian Tomei, volto noto de La prova del cuoco e Il re della griglia, di prendere le redini della cucina.
15 Il motoscafo celebre del film fu lo yatch Riva Aquarama 483. Prodotto però nel 1971 quando il film fu ambientato nel 1964.
16 La scena finale del film è realizzato su campo e controcampo. Carrello avanti e zoom indietro.