Il ragazzo di campagna, film del 1984 diretto da Castellano e Pipolo, dopo aver riscosso un enorme successo, è divenuto un vero e proprio cult della commedia all’italiana. La pellicola vede come personaggio principale Renato Pozzetto, nei panni di Artemio, un contadino lombardo, abitante del Borgo Tre Case, una frazione di Borgo Dieci Case, un paesino immaginario protagonista delle vicissitudini di Artemio. La trama si incentra sulle vicende del noto contadino che parte alla volta di Milano in cerca di fortuna, ma deve fare i conti con la realtà e con sé stesso, così decide di fare ritorno nel suo paesino per riprendere quella vita da contadino “felice e contento”. Negli anni molti fan del film sono diventati sempre più curiosi sulle location e i set utilizzati per girare la pellicola. Ecco i posti più famosi:
La casa di Artemio e Borgo Tre Case
I nomi Borgo Tre Case e Borgo Dieci Case, sono nomi inventati. Nel 2010 su Davinotti.com, si è scoperto che l’abitazione si trova presso Ca’ ad Badò, una località vicino Molinod’Isella, frazione di Gambolò (Pavia). Ai tempi delle riprese della pellicola era un’osteria, oggi invece è una casa privata sul Sentierodelsilenzio, cinta da siepi. Sempre rimanendo nelle zone di Pavia e della Lomellina, precisamente a Casoni di Carbonara al Ticino, che dista una ventina di km da Molino d’Isella, sono state girate altre scene della vita campagnola a Borgo Tre Case.
La scena del treno
La scena del treno è stata girata a Cascina Casoni, ma il treno in realtà non passava da lì, infatti venne usato un trucchetto: i protagonisti della pellicola, fingevano solo di guardare il treno.
Il campanile di Borgo Tre Case
In molti si sono chiesti dove fosse il famoso campanile, ma questo venne costruito solamente per girare la pellicola e poi fu rimosso.

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Il Residence e la casa di Angela
Il famoso Residence nel quale Artemio andò ad abitare, in realtà non si trova a Milano, ma a Bruzzano, davanti all’Hotel Leonardo Da Vinci. Oggi il Residence, è completamente ristrutturato, nel quale sono stati costruiti degli appartamenti. Mentre, per quanto riguarda la casa milanese di Angela, salvo per alcune scene ricostruite negli studi cinematografici a Roma di Cinecittà, le altre ambientazioni sono state girate a Milano, nei pressi di via Santa Marta, in via Orsola 3.
Il suicidio di Artemio
La scena nella quale Artemio è sul punto di suicidarsi, sul Naviglio Grande, è stata girata in via Lodovico il Moro, dove c’è l’ex fabbrica della Richard Ginori. Alcune scene sono state girate solo nella finzione sui Navigli a Milano. In realtà, invece, vennero ambientate a Pavia, lungo il fiume Ticino.
Altre location utilizzate
Il film è prevalentemente incentrato su Milano, ma sono state utilizzate anche altre location come: Piazza San Carlo, piazza San Babila, corso Vittorio Emanuele II, via Monte Napoleone, Piazza Loreto e piazza Sant’Eustorgio.

Altre curiosità sul film e i suoi personaggi
Originariamente il ruolo di Artemio era stato assegnato ad Enrico Montesano, ma lui rifiutò poiché era già impegnato sul set del film I due carabinieri. Così fu scelto Renato Pozzetto.
La canzone Beato te contadino, è interpretata da Patrizia Tapparelli, la quale ha collaborato successivamente con Renato Pozzetto in È arrivato mio fratello come voce di Chicago.
Ogni anno, era di rito per i fan, prima del Covid – 19, organizzare un raduno in tutte le ambientazioni dei film.
Renato Pozzetto, nel 2019 in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Corriere della Sera, ha parlato di un possibile sequel della pellicola: “Sto lavorando alla sceneggiatura di un film che parla di un contadino assunto per curare i giardini del Bosco Verticale e decide di portare una mucca su un prato al cinquantesimo piano”.
Nel 2011 la casa di Artemio è stata comprata da una signora, ad oggi completamente restaurata. Ma l’acquirente ha detto di NON averla comperata per ragioni legate al set.
Il famoso mini appartamento iper – tecnologico esiste davvero: si trova all’ultimo piano di un residence di Parigi, curato dallo studio di architettura Kitoko, mettendo a punto un bagno di 8 mq.
Ottenne un successo strepitoso in Cecoslovacchia, con il titolo Nástrahyvelkoměsta = Le insidie della grande città ed uscì al cinema nel 1987 con i sottotitoli e poi nel 1990 venne doppiato al Barrandov Film Studio.
Donna Osterbuhr oggi vive in una fattoria di campagna, fuori Omaha con il figlio Jesse. Ama dipingere, alleva cavalli e lavora come fisioterapista in campagna e come truccatrice nel mondo della moda.