Sono passati otto anni dalla morte di un caratterista molto apprezzato sia dai colleghi che dal pubblico: Angelo Bernabucci, nato a Roma il 18 febbraio del 1944. Ha vissuto 70 anni e qualche mese, ci lasciava il 26 aprile del 2014. Facile collocarlo in quel filone di caratteristi che hanno fatto la storia del cinema in una determinata epoca, gli anni Novanta in questo caso.
Il loro ruolo, di comprimari, che oggi pochi hanno il coraggio e la voglia di fare, rendeva le pellicole più belle, le colorava, ne accompagnava il ritmo dettato dal film stesso. Lo scoprì Carlo Verdone, e viene in mente subito Mario Brega, altro mitico e indimenticabile caratterista.
Angelo Bernabucci scoperto da Carlo Verdone
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Bernabucci ha iniziato a lavorare tardi nel cinema e avvenne proprio grazie a Carlo che gli propose una parte in Compagni di scuola, interpretando, magistralmente, “Walter Finocchiaro“. E proprio nel 1988, a 44 anni d’età, da venditore di libri di professione qual era, Angelo si trovò catapultato sul grande schermo.
Verdone lo prese con sé dopo aver assistito alla conversazione tra Bernabucci e i titolari di un’officina vicino piazza Farnese. Abitavano vicino e frequentavano gli stessi posti, compreso lo stesso bar. Angelo appare anche nei film di Fantozzi come in “Fantozzi alla riscossa“, “Fantozzi in paradiso” e “Fantozzi – Il ritorno“.
Nel 1990 recitò in “Vacanze di Natale ’90” di Enrico Oldoini e in “Vacanze di Natale ’95” di Neri Parenti. Memorabile anche il ruolo del tifoso romanista nell’episodio di “Fratelli d’Italia” del 1989, secondo lavoro al cinema. Presente anche in “Piedipiatti” del 1991 di Carlo Vanzina e in “Tifosi” del 1999 di Neri Parenti, ripetendo il ruolo di “Fratelli d’Italia” con gli stessi Maurizio Mattioli e Massimo Boldi, esattamente come dieci anni prima.
Nel 1994 tornò a collaborare con Verdone in “Perdiamoci di vista” e quattro anni dopo lo chiamò anche Christian De Sica per “Simpatici e antipatici“. Con De Sica aveva già lavorato in altri film. Sul piccolo schermo si ricorda la sua apparizione a Rai 2 in “Orgoglio coatto” del 2001 e in “Stracult” in coppia con l’attore Fabio Traversa nel 2003.
Fabio è il Fabris di “Compagni di scuola” e le frasi di Angelo nel film, in particolar modo quelle rivolte al buon Traversa, sono memorabili e spesso ispirazione di meme da parte del web. Angelo non si fidava però del cinema, forse non gli è mai piaciuto davvero recitare. Anche quando veniva contattato per le interviste, era raro accettasse.
Non amava le telecamere e restò sempre con i piedi per terra
Probabilmente fu per questo che mantenne la sua professione di venditore di libri parallelamente all’attività sul set. Come ogni caratterista che si rispetti, Angelo era sul set quello che normalmente si vedeva nella vita reale. Abbiamo citato Mario Brega ma ne potremmo citare tanti altri.
Tina Pica, Carlo Pisacane, Tiberio Murgia ma poi anche e Nino Terzo. I veraci romani Ennio Antonelli, Anna Longhi, Milly Corinaldi oltre al mitico Marione ma pochi altri tra i “romani de core“. Oggi nessuno sceglie il ruolo di comprimario, tutti vogliono emergere in copertina e in bella vista, tuttavia è andato perso un modo di fare cinema che trovava proprio nei ruoli secondari gli spunti migliori.
Le frasi di Angelo Bernabucci in “Compagni di scuola“
“Famo er pokerino, famo er pokerino, poi co’ tre ganci te cachi sotto?“
“Rimettite le mani in testa”
“Ahò, m’arendo, e chi dovresti da esse te?”
“Te c’hai avuto un crollo, doo ottavo grado dea scala Mercalli però“
“Oh, ma do ll’hai rubbati sti fiori, su una tomba? Anvedi quanto so brutti ahò“
“Anvedi, pure la fotografia… guardate com’eri, guardate come sei… Me pari tu zio!“
Il ricordo di Maurizio Mattioli
Sul set era tutto spontaneo e poi “Angelo mi ha portato fortuna“. A parlare Maurizio Mattioli nel ricordare l’amico e collega con il quale “non ci conoscevamo” tuttavia “venne tutto facile“. Loro erano “perfetti per interpretare quel ruolo” è stato “un matrimonio felice“. Nella sceneggiatura dei Vanzina in “Fratelli d’Italia” non erano previste tante delle battute che ci sono nel film.
Tipo “Una spremuta de sangue” ma poi anche “je fai tutta la fiancata, je la sgarri” e “che c’hai ar posto della vescica, un sanpietrino?” è tutta “roba nostra“. “I bambini che incontro per strada e che ai tempi del film non erano neppure nati sanno tutto a memoria“.
La vita privata di Angelo Bernabucci
Si sa davvero poco e nulla del privato di Angelo. Come abbiamo visto era restìo alle telecamere e non abbandonò mai la sua professione di venditore di libri proprio perché probabilmente era un uomo che restava con i piedi per terra, riservato e misurato nel suo privato.
Di lui tutti ne erano innamorati, Nancy Brilli disse “aveva una simpatia travolgente” e soprattutto “non volgare” come Walter Finocchiaro, il personaggio interpretato nel film Compagni di scuola.
Angelo Bernabucci nel video “Supercafone” del Piotta
L’attore romano compare nel video della canzone “Supercafone” del Piotta, singolo pubblicato nel 1999 dal rapper romano.
Angelo Bernabucci: malattia, causa della morte e funerali
L’attore è scomparso all’età di 70 anni nella sua abitazione in via Giulia, a Roma. Da mesi era ricoverato al Fatebenefratelli. Ad annunciarlo fu Marco Giusti su Twitter, definendolo uno dei più grandi caratteristi comici italiani degli anni Novanta. I funerali si sono svolti il 28 aprile, due giorni dopo la morte, presso la chiesa San Lorenzo in Damaso a piazza della Cancelleria. Oggi riposa in pace al Cimitero Flaminio di Roma.