Prima della morte, aveva dichiarato che “i fratelli si dilanierebbero tra loro”

La scomparsa di Alain Delon ha rappresentato un grave lutto nel mondo del cinema: tuttavia, c’è anche un’altra questione legata alla morte dell’attore, ossia quella legata a un’eredità molto consistente.
La vita privata del divo francese è stata piuttosto turbolenta.
Infatti, con due dei suoi tre figli i rapporti sono stati tutt’altro che sereni.
Secondo molti, il motivo per cui Delon non è mai riuscito ad esprimere il suo affetto nei confronti dei due figli maschi è da ricercarsi nel suo passato familiare, e più precisamente nel trauma dell’abbandono del padre subìto quando era piccolo. Come riporta il Corriere, a 4 anni l’attore viveva con la mamma a Issy-les-Moulineaux quando lei ha sposato un salumiere. A quel punto lui si è sentito “di troppo, non sapevano che farsene di me”.

Alain Delon e l’eredità: dal figlio non riconosciuto al rapporto burrascoso con i due maschi

Il primo figlio di Alain Delon è Ari, avuto nel 1962 da Nico, cantante dei Velvet Underground, da lui mai riconosciuto e morto nel 2023 per abuso di eroina.
Anthony è il secondogenito, ma il primo a portare il cognome Delon, nato nel 1964 da Nathalie Delon.
E così ecco che torna il trauma dell’infanzia: Anthony aveva 4 anni quando i genitori si sono separati.
E questo figlio cresciuto nella luce riflessa di un papà “eroe, divinità” ha parlato spesso di quanto fosse distante, inarrivabile, e volesse crescerlo a forza di punizioni.
La seconda figlia arriva nel 1990, dalla relazione con la modella olandese Rosalie Van Breeman.
Dal loro amore nasce Anouchka: così, Alain diventa finalmente padre, a tutti gli effetti.
Nel 1994 arriva l’ultimo figlio, Alain-Fabien, sempre di Rosalie Van Breeman. Anche lui si sente abbandonato in “una casa di matti”. Inoltre, a 8 anni gli viene vietato di andare al matrimonio della mamma, da cui Alain si è separato. Anche da Fabien si separerà: a 18 anni il papà taglia i viveri e lo allontana.

Anouchka, la favorita per l’eredità di Alain Delon

Come detto, il ruolo della “figlia favorita” sembra spettare proprio ad Anouchka, colei che spesso pubblicava sui social foto col papà e del papà, sia attuali che dei bei tempi andati.
E l’intensità del loro rapporto era chiara anche a chi li vedeva interagire in pubblico, gli abbracci tra i flash delle macchine fotografiche e la luce dei gioielli sui red carpet di eventi e première.
Per lei, Delon apre set cinematografici e palchi a teatro, ha il ruolo di vicepresidente nella Alain Delon International Diffusion ed è l’unica che lo accompagna a Cannes. “Non ho mai detto ‘ti amo’ a nessuna quanto a lei” – aveva detto l’attore.
E infatti, proprio per tutelare la sua bambina, sembra che la suddivisione dei beni di Alain Delon fosse già stata decisa tempo prima.

“I fratelli si dilanierebbero tra di loro”

Dunque, la metà dell’eredità di Alain Delon va proprio alla favorita, mentre il resto verrà spartito tra i due fratelli che portano il suo cognome. La decisione di predisporre le sue volontà è dettata dal fatto che “altrimenti si dilanierebbero tra loro, ne sono certo“, aveva dichiarato.

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