Troppo mistero ancora attorno alla morte dell’attore: l’assistente viveva in casa con Perry e sarebbe stato il primo ad accorgersi dell’orrore, poi ha allertato i soccorsi

La morte di Matthew Perry è ancora avvolta dal grande mistero, il punto interrogativo più grande pende ancora sulla causa del decesso: in casa, nell’appartamento in affitto di Beverly Hills, viveva anche il suo assistente personale giapponese. L’uomo ha condiviso gli stessi spazi intimi e privati dell’attore fino a due settimane prima del decesso di quest’ultimo, come spiegato dal DailyMail. Secondo quanto riferiscono gli insider, l’assistente esecutivo avrebbe addirittura scoperto il corpo senza vita di Perry prima di tutti, anche della polizia.

Dalle prime ricostruzioni, si intuiva che l’uomo si era adoperato per svolgere alcune commissioni a nome dell’attore e di aver notato che qualcosa non andasse al rientro, quando nessuno rispondeva in casa. Quindi avrebbe allertato i soccorsi dall’esterno dell’abitazione: quella versione era inesatta, o comunque non completamente veritiera. Adesso, infatti, si scopre che l’assistente viveva lì, probabilmente aveva ancora con sé le chiavi di casa e sarebbe entrato per vedere cosa stesse accadendo, facendo la macabra scoperta.

Le ultime sulla morte

L’attore ha vissuto per un anno e oltre in quella casa con vista su Beverly Hills, da 49mila dollari al mese, in attesa che terminassero i lavori di ristrutturazione alla dimora principale, quella a Pacific Palisades. L’assistente afferma su Linkedin di lavorare come “assistente esecutivo” per Doug Chapin, manager del compianto attore. Pare che il proprietario della lussiosa casa non abbia mai incontrato direttamente Perry, bensì l’assistente. Ma al momento sarebbero informazioni ancora troppo vaghe. Ad ogni modo, i vicini di casa avrebbero detto di non essere a conoscenza che l’attore vivesse in zona, avevano segnalato solo la presenza di una governante e un assistente, che andavano e venivano dalla lussuosa abitazione.

Mistero, dunque, ancora oggi. Le indagini non hanno fatto grandi passi avanti, inoltre tutto resta così ambiguo, ad esempio l’ex Miss Teen USA, Athenna Crosby, ha asserito di aver visto in ottima salute Perry pochi giorni prima che morisse. “Non credo che avesse alcun desiderio di tornare alla droga e all’alcol. Penso che fosse così orgoglioso di aver finalmente superato quella difficoltà perché ha lottato con la dipendenza per decenni, ed è entrato e uscito dalla riabilitazione solo negli ultimi due anni. Era sollevato dal fatto di essersi messo il peggio alle spalle, e stava cercando di fare di tutto per combatterlo”.

Come è morto Matthew Perry?

Al momento l’ipotesi di morte più accreditata è l’annegamento nella vasca da bagno, anche se nessuno si sbilancia, come testimonia il certificato di morte ufficiale dove alla voce “causa” è stato scritto “rinviata”. Sappiamo qualcosa in più sul ritrovamento, però: i soccorrittori intervenuti per primi sul luogo della tragedia, hanno riferito che l’attore fosse sott’acqua e che in casa c’era l’assistente, il quale aveva fatto per primo la brutta scoperta. Gli stessi soccorritori hanno riferito che vi erano antidepressivi e farmaci ansiolitici in casa, tuttavia non c’era traccia di droghe illegali. Lo aveva detto Matthew che aveva smesso con quella robaccia.

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