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Enrico Lo Verso abbandonato dal cinema: “Ero pieno di richieste, poi nessuno mi ha più chiamato”

Chi non ricorda il bel Enrico Lo Verso, l’attore che sembrava destinato ad una carriera in ascesa dopo i successi de Il ladro di bambini e Lamerica, di Gianni Amelio? Due tra i film di maggior spicco dei primi anni Novanta, che sembravano spianargli la strada per il grande cinema. Non andò proprio così, come confessato in un’intervista al Corriere della Sera. Perché è stato dimenticato dal cinema? “Non so perché. Posso solo fare ipotesi. Però ci sono sempre stati registi e sceneggiatori che hanno continuato a cercarmi”, racconta oggi, con una punta di rammarico. Ne è passato di tempo, ma la sofferenza resta.

Durante l’intervista, ha lasciato intendere di non essere proprio il tipo di attore che va a genio ai produttori: “Non ho mai fatto auguri a Natale a qualcuno che fosse più potente di me. Non cerco di compiacere. Ed è un tratto di me che, a chi è abituato al contrario, può dare fastidio”. Sarà solo questo? Chissà. Eppure c’è stato un episodio che probabilmente potrebbe avergli fatto arenare la carriera. Adesso cosa fa? “Piano piano sto ricominciando”, dopo aver passato il periodo buio. Lo sta facendo “con una filosofia di base: ciò che conta è hic et nunc. Conta che quando reciti devi essere nel presente e dare il meglio. Punto”. Scontato, forse. Banale, mai.

La nuova occasione

Non tutto però è perduto, anche se gli anni migliori potrebbero essere volati via. “Girerò una serie con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi, la seconda stagione di “The Bad guy”. È poi appena stato presentato al festival di Roma un film dove recito “Desirè” di Mario Vezza. Ma soprattutto continuerò a lavorare in teatro”. L’episodio che potrebbe aver fatto storcere il naso ai produttori risale al 1999. Enrico era il brigante Carmine Crocco in “Li chiamarono…briganti!”. Citiamo la pellicola perché fu accusata di revisionismo storico del Risorgimento, specialmente la figura dei briganti. Il film venne bersagliato pesantemente e poi ritirato pochi giorni dopo la distribuzione in sala. Si ventila l’ipotesi che la spaccatura con i produttori si sia originata da qui. Probabilmente l’attore è stato etichettato da allora e la sua carriera ha cominciato l’inesorabile declino. Ora Enrico ha una seconda grande possibilità e molta esperienza in più: probabilmente stavolta non se la farà sfuggire.

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