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Spielberg rivela: “Lo squalo”? Fu un incubo, pensavo che nessuno mi avrebbe più fatto girare un film”

Spielberg rivela dettagli su Lo squalo

Spielberg rivela: “Lo squalo”? Fu un incubo, pensavo che nessuno mi avrebbe più fatto girare un film”

48 anni dopo l’uscita nelle sale cinematografiche (nel 1975), “Lo squalo” è ormai un film cult e all’epoca della sua uscita fu per qualche anno la pellicola con il maggior incasso nella storia del cinema. Tuttavia, Steven Spielberg, il regista che proprio grazie a “Lo squalo” divenne leggenda, ha parlato delle difficoltà che incontrò nella realizzazione, definendo il set “un incubo vivente”.

Il racconto di Spielberg su “Lo squalo”

Nell’intervista rilasciata a Bouzerau, Spielberg si è lasciato andare a diversi aneddoti riguardanti “Lo squalo”. Per esempio, il regista ha raccontato che scelse di girare in mare aperto, per rendere tutto più realistico, ma tale scelta rese tutto il lavoro infinitamente più impegnativo. “È stato realizzato nelle peggiori condizioni. L’uomo contro il mare eterno. E il mare ha vinto la battaglia. Se avessimo girato in una vasca, al pubblico sarebbe sembrato meno reale. Ma lo squalo meccanico spesso non funzionava, le maree andavano spesso le chiatte con a bordo la strumentazione tecnica alla deriva. Riuscivo a fare una ripresa prima di pranzo e una dalle 5 del pomeriggio. In più la troupe soffriva il mal di mare”.

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“Ho passato giorni disperati”

Inoltre, Spielberg ha raccontato che dopo diverse settimane di lavoro e poche scene girate, la possibilità di essere licenziato diventava sempre più reale. “Un incubo vivente! Sapevo che film volevo fare, ma non sono riuscito a realizzarlo in fretta quanto avrei voluto. Cominciavo a pensare che Lo squalo sarebbe stato una grande sconfitta. Inoltre, Ogni volta che ho parlato della possibilità di essere licenziato o che il set venisse chiuso, gran parte della troupe era contenta, volevano tornare a casa. Non ho mai pensato di gettare la spugna ma ho passato giorni disperati in cui immaginavo che nessuno mi avrebbe mai più chiamato a girare un film”.

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