Ritorna in scena il simpatico Michael J. Fox ma per un momento i presenti della tavola rotonda sul film “Ritorno al futuro”, a Philadelphia, hanno pensato il peggio
Momenti di grande spavento per l’attore Michael J. Fox, caduto durante la tavola rotonda organizzata per il film “Ritorno al futuro”. Oggi Michael ha 61 anni e, come ormai moltissimi sanno, soffre del morbo di Parkinson. L’episodio è avvenuto quasi una settimana fa, a Philadelphia. Nel momento dell’ingresso in scena per raggiungere il collega e amico Cristopher Lloyd, Michael fa l’inchino e subito dopo perde l’equilibrio. L’attore carambola e atterra, fortunatamente, sul divano adiacente. Niente di serio, nulla di grave, solo un grande spavento per i presenti.
Quando ha preso parola attraverso il suo portavoce, l’attore ha specificato che “non è un segreto che le persone con il Parkinson cadano”. Poche settimane fa Michael ha detto di essere consapevole che la malattia è una compagna di vita difficile e che “ogni giorno è sempre più dura”. Inoltre, si è detto convinto e sicuro di non arrivare a vivere “fino a 80 anni”. Ancor più recentemente, per il documentario “Still: a Michael J. Fox movie” distribuito da Apple Tv+, ha detto che avere questa malattia è come svegliarsi al mattino “con nove nasi” e “la lingua che ti esce dall’orecchio”. Nel film, in cui racconta e mostra gli aspetti inediti e gli aneddoti mai raccontati nella sua vita, uscito il 12 maggio di quest’anno, afferma che il morbo non solo ha provato a cacciarlo di casa, ma di aver “bruciato direttamente quella fottuta casa”.
L’importanza della famiglia: “Senza mia moglie sarei già morto”
Nel documentario si affrontano molti temi, a cominciare da quelli familiari e l’amore per i figli Sam, Aquinnah, Schulyer e Esmé, rispettivamente di 34, 28 e 28 (gemelli) e 21 anni. La moglie gli è sempre al fianco, si tratta di Tracy Pollan, oggi 62enne, sposata nel lontano 1988. Lei è una figura centrale nella vita dell’attore che non fa fatica a definirla la donna che lo ha salvato e senza la quale, probabilmente, oggi sarebbe “morto”.