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Simonetta Stefanelli, moglie di Al Pacino ne “Il padrino”: l’esordio a 13 anni di una bellezza mozzafiato

Simonetta Stefanelli, moglie di Al Pacino ne Il padrino l'esordio a 13 anni di una bellezza mozzafiato

Simonetta Stefanelli, moglie di Al Pacino ne Il padrino l'esordio a 13 anni di una bellezza mozzafiato

Fisico mozzafiato e talento cristallino hanno accompagnato sin da subito la carriera di Simonetta Stefanelli, tra le altre cose anche la moglie del Padrino. Una ex attrice romana nata il 30 novembre del 1954 che ha iniziato prestissimo a lavorare nel mondo del cinema grazie al piccolo ruolo propostole nella pellicola Una moglie giapponese? per la regia di Gian Luigi Polidoro.

Aveva soltanto 13 anni e si ritrovò a confrontarsi con un cast importante che contava personaggi del calibro di Gastone Moschin e Paul Esser. Di lei i giornali del tempo scrissero che si trattava della classica bellezza da brava ragazza, sensuale e con occhi grandi e penetranti. In effetti il suo fascino sarà riconosciuto anche oltreoceano grazie alla splendida interpretazione offerta nel primo capitolo della trilogia Il padrino diretto da Francis Ford Coppola.

Chi è Simonetta Stefanelli

Simonetta Stefanelli è un’attrice italiana che ha saputo farsi apprezzare in circa 20 anni di onorata carriera prendendo parte a diversi film di successo. Nel 1970 venne scelta dall’attore e regista Vittorio Caprioli per interpretare di un ruolo secondario nella pellicola Splendori e miserie di Madame Royale. Lì c’erano, tra gli altri, anche Ugo Tognazzi e Jenny Tamburi. Nel 1971 viene diretta da Marco Vicario nel film di genere commedia erotico Home Eroticus. Recitando al fianco di Rossana Podestà, Lando Buzzanca, Sylva Koscina e Luciano Salce. Nello stesso anno viene nuovamente scelta per una commedia dello stesso filone cinematografico, Non commettere atti impuri per la regia di Giulio Petroni.

In questo caso però Simonetta è la principale protagonista nelle vesti di Maria Teresa al fianco di Barbara Bouchet, Marisa Merlini, lo stesso Luciano Salce e altri ottimi attori di quel periodo. Probabilmente il punto più alto della carriera di Simonetta Stefanelli arriva nel 1972. Quando viene scelta per recitare nel film di Francis Ford Coppola, Il Padrino. Veste i panni di Apollonia Vitelli-Corleone ossia la moglie di Michael Corleone interpretato da Al Pacino. Qualche mese più tardi decise di accettare le insistenti richieste dell’edizione italiana di Playboy. Posò senza veli in uno scatto che fece innamorare milioni di Italiani. 

Gli altri film della sua carriera

Sull’onda lunga del successo e della notorietà ottenuta con il film Il padrino, Simonetta Stefanelli lavorò in tantissime altre pellicole. Nel 1972 recita sotto la direzione di Eriprando Visconti per il film Il caso Pisciotta, nel 1973 viene diretta da Tonino Ricci in L’onorata famiglia con il ruolo della signora Vitale e in Gli amici degli amici hanno saputo da Fulvio Marcolin, vestendo i panni di Annunziata Cipolla. Nel frattempo aveva recitato in un’altra pellicola importante come In nome del popolo italiano (1971) sotto la direzione di Dino Risi.

Tra gli altri film ricordiamo La profanazione (1974), Lucrezia giovane (1974), Peccati in famiglia (1975) con Renzo Montagnani e Michele Placido, La nuora giovane (1975) al fianco di Philippe Leroy e Tre fratelli (1981) con Michele Placido e Philippe Noiret. Negli anni ’80 la sua stella va spegnendosi progressivamente con estemporanee apparizioni in pellicole tra cui Grandi magazzini (1986) e Le amiche del cuore (1992). Questa del 1992, sotto la direzione di Michele Placido, sarà la sua ultima esperienza nel cinema in ragione della scelta di lasciare questo mondo e iniziare un’attività commerciale.

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