Lo scorso 1 gennaio l’attore Jeremy Renner ha rischiato di morire nell’incidente avvenuto sulla neve: si è sporto dallo spazzaneve che guidava per verificare le condizioni del nipotino, un’idea che gli è quasi costata la vita. Salvato il piccolo, Jeremy ne è uscito malconcio. Come lui stesso ha confessato, ha rimediato “otto costole rotte in 14 punti, frattura al ginocchio destro, alla caviglia destra, alla tibia sinistra, alla caviglia sinistra, alla clavicola destra e alla spalla destra.

Volto tumefatto e cavità oculare, mascella e mandibola rotte, un polmone collassato e il fegato trafitto da una costola”. L’attore è tornato a parlare qualche settimana fa, a 90 giorni dall’incidente, nell’intervista rilasciata alla Abc. Jeremy ha spiegato di essere stato un miracolato e che avrebbe rifatto il tutto ancora e ancora.

L’incidente sulla neve

Il primo dell’anno l’attore ha rimediato ben 35 ossa rotte a causa dell’incidente che stava per costargli la vita. Il rapporto dello sceriffo della contesa di Washoe dice che l’attore avrebbe rimorchiato il veicolo del nipote Alexander Fries con il suo spazzaneve. Alex era rimasto bloccato nella neve, così, dopo aver slegato la catena che univa i due veicoli, il mezzo è scivolato sul ghiaccio e l’attore ha dimenticato di tirare il freno a mano dopo essersi sporto dal veicolo per assicurarsi che il piccolo stesse bene. In quel momento è caduto dallo spazzaneve, perdendone il controllo e venendo travolto dallo stesso. “Ero come un manichino in balia di quel mezzo”.

Renner riconosce l’errore: “Non ci si dovrebbe mai sporgere dal veicolo mentre lo si sta guidando, è come guidare e tenere fuori un piede dall’auto. È stato un errore e ho pagato per questo. Quando mio nipote è corso da me non pensava di trovarmi ancora vivo. Sono stato abbastanza fortunato che nessuno dei miei organi vitali sia stato compromesso. Avevo il fegato perforato ma fortunatamente la situazione non era molto grave”.

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