Sophia Loren compie 88 anni, tantissimi auguri all’eterna bella: “Ogni donna può figurare al meglio se sta bene dentro la propria pelle. Non c’entrano i vestiti ed il trucco, ma come si brilla“. Anche perché lei, alla linea, non è che ha mai dato molta importanza: “Mi piace molto di più mangiare pasta e bere vino che essere una taglia 0”. Stella del cinema italiano, “napoletana e non italiana“. Ciociara, con 2 Oscar sul groppone. Premio che neanche ritirò di persona: “Ero rimasta a Roma ha detto – non andai a Los Angeles perché ero sicura di non vincerlo“. Icona, simbolo dell’Italia nel mondo. Il suo “Robertooo“, per comunicare il vincitore durante un’altra nottata di premiazioni è storia: senza timore, esportando l’italianità e il meridione in tutto il mondo.

Nell’occasione annunciava la vittoria de “La vita è bella“, di Roberto Benigni. Sophia è una stella destinata a brillare per sempre. E guai a definirla “solo” attrice, i suoi fan potrebbero irritarsi: “Lei è leggenda“. Come dare torto: donna sensuale dal grande fascino e professionista dal grande spessore artistico. In carriera ha dato la prova di essere in grado di rivestire qualsivoglia ruolo con un unico comun denominatore: suscitare emozioni immense.

La forza di Sophia Loren

Sophia è una donna forte, ma questo implica alcune controindicazioni: “La cosa brutta di essere una persona forte è che nessuno ti chiede mai se stai bene“. Le rubarono tutti i gioielli a Londra. Era con Vittorio De Sica che le disse: “Non sprecare le tue lacrime, i soldi vanno e vengono: non piangere mai per qualcosa che non possa piangere per te“. Quella forza e quel coraggio che non gli sono mai mancati e lo spiega direttamente il suo stesso sguardo magnetico, fiero, impavido, consapevole. Sophia è forte perché ha saputo assimilare il suo passato, senza girarci intorno, senza aggirarlo: “Non ho mai cercato di rimuovere i miei ricordi, neppure quelli più tristi. Non capisco le persone che si nascondono dal loro passato: ogni evento che hai vissuto ti aiuta ad essere la persona che sei oggi“.

Stasera Rai1 celebrerà il compleanno dell’artista con il documentario “Sophia!” di Marco Spagnoli.

La scheggia di proiettile che ferì Sophia Loren durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale

Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone all’anagrafe, è nata il 20 settembre del 1934 e oggi compie 88 anni. Figlia di Romilda Villani, insegnante di pianoforte, e di Riccardo Mario Claudio Scicolone, specializzato in affari immobiliari, fu riconosciuta solo dopo dal papà che non sposò mai Romilda. La donna si trasferì con la piccola Sophia, spostandosi dalla grande città per andare a vivere a Pozzuoli a causa di importanti problemi economici. “Senza di lei non sarei mai diventata Sophia Loren – disse di sua madre – È stata una leonessa accanto a me, quando non c’era da mangiare chiedeva l’elemosina“.

Da piccola “ero una bambina piena di tante cose che non sapevo come esprimere“. Sophia trascorse l’infanzia e l’adolescenza in Campania, compresi gli anni della seconda guerra mondiale che cadevano proprio in quel periodo. “Ricordo le bombe, i tedeschi, i marocchini, i tunnel, le incursioni“.

Durante un bombardamento Sophia fu colpita da una scheggia di shrapnel, un tipo di proiettile per artiglieria. L’incidente le costò una ferita al mento e, dopo l’incidente, la famiglia si trasferì a Napoli, ospitati dai parenti. Passato il conflitto bellico la giovane Sophia tornò a Pozzuoli a lavorare nel piano-bar che la nonna Luisa aveva aperto nel suo salotto. L’attrice si occupava di sistemare i tavoli e lavare le stoviglie. Fece ritorno a Roma a 15 anni quando vinse il primo concorso di bellezza con premio in denaro. La giovanissima Sophia cercava di sbarcare il lunario.

Denunciata dal padre

Mamma e figlia però furono denunciate dal papà di Sophia che non accettava la carriera nel mondo dello spettacolo. Il tutto però nasceva per una presunta attività di prostituzione nella casa romana. Tutto poi fu chiarito davanti alle forze dell’ordine. “Vinsi un concorso di bellezza – ha scritto l’attrice qualche anno fa nella sua autobiografia “Ieri, oggi e domani” – e con quei soldi con mamma partimmo per Roma per provare la scalata al mondo del cinema”. Dopo aver preso casa, “all’alba sentimmo bussare alla porta di casa”. “Stupite per l’ora andammo ad aprire e ci trovammo davanti la polizia. Romilda Villani? Scicolone Sophia? Venite con noi, ci intimarono“.

Furono così “trascinate” e i militari comunicarono loro che qualcuno aveva sporto denuncia, “avanzando il dubbio” che avessero trasformato il loro appartamento “in una casa di appuntamenti“. L’attrice non ha fatto mistero della sofferenza che questa storia le ha recato: “Dopo lo sgomento iniziale recuperammo il sangue freddo e riuscimmo a dimostrare con facilità l’origine dei miei guadagni. La ferita che ci aveva inferto mio padre era profonda, e almeno per quel che mi riguarda non si è mai più rimarginata“. Un papà che non c’è stato: “La sua assenza ha condizionato la mia vita, mia madre non era sposata e io ho cercato di sposarmi legalmente con mio marito“.

Il nome: Sofia Lazzaro, Sophia Loren

Vedi anche: Sophia Loren: “Non mi sentivo per niente bella. Ho trovato un mio equilibrio. In quasi tutti i film, avevo accanto lui…”

Sophia prese parte anche a Miss Italia divenendo Miss Eleganza, posò per fotoromanzi e partecipò a diversi film in ruoli minori e marginali che però contribuirono ad accrescerne la popolarità. Le parti sul piccolo schermo, infatti, risaltavano tutte le sue qualità estetiche e in un anno fu scritturata per quindici film. La carriera prese però la piega giusta nel 1951 grazie al produttore Carlo Ponti che la ospitò nel suo studio dopo averla notata ad un concorso di bellezza. Ponti, che poi sarebbe diventato suo marito, le offrì un contratto di 7 anni: in quel periodo Sophia diventava Sofia Lazzaro (“Dicevano che ero così bella che resuscitavo i morti“) e poi Sophia Loren (“Loren, per un’assonanza con l’attrice Martha Doren“), internazionalizzando il nome su suggerimento del produttore Goffredo Lombardo.

Il cinema

Il resto è storia. Gli anni Cinquanta diedero il via a tutto. La ricordiamo in “Pane, amore e…“, del 1955, e in pellicole statunitensi come “Un marito per Cinzia” e “La baia di Napoli“, rispettivamente del 1958 e del 1960. Proprio in quest’ultimo anno fu diretta da Vittorio De Sica ne “La ciociara“, interpretazione che le valse il Premio Oscar, il primo dato ad un’attrice italiana in un film nostrano. Greer Garson ritirò il premio per l’attrice italiana, come abbiamo visto assente quella sera.

Tra le pellicole che hanno fatto la storia del cinema è impossibile non menzionare anche “Una giornata particolare“, “Ieri, oggi, domani” e “Matrimonio all’italiana“. Tra tutti i registi che l’hanno diretta ci sono Sidney Lumet, Charlie Chaplin, Martin Ritt, George Cukor, Henry Hathaway, Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola e appunto Vittorio De Sica. Inoltre ha recitato accanto a Marcello Mastroianni, Marlon Brando, Cary Grant, John Wayne, Clark Gable, Gregory Peck, Paul Newman, William Holden, Burt Lancaster, Frank Sinatra tra gli altri.

Ha replicato il premio Oscar nel 1991, riconoscimento alla carriera. Tra le premiazioni: ha vinto cinque Golden Globe, un Leone d’oro, un Grammy Award, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, un Prix al Festival di Cannes, l’Orso d’oro alla carriera e le è stata dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Sophia Loren e i giorni in carcere: “Sono stata arricchita

L’artista finì dietro le sbarre per 17 giorni, accusata di evasione fiscale: “Un errore del mio fiscalista“. Però ne trasse l’aspetto positivo, d’altronde lo dice sempre, Sophia Loren, che è proprio dalle esperienze più dure che si diventa ciò che si è: “Sono stata arricchita a contatto con un mondo che forse non avrei mai conosciuto“.

Sophia Loren oggi nel 2022: età, dove vive, vita privata, compagno, la sorella che sposò il figlio di Mussolini, Napoli, patrimonio

Oggi, Sophia, bellissima come sempre

Sophia Loren oggi ha compiuto 88 anni. L’attrice risiede a Ginevra e si divide con l’altra casa a New York, in uno degli edifici più famosi della Grande Mela: la Trump Tower. Il produttore che la scoprì, Carlo Ponti, la sposò per procura. S’intende il matrimonio in cui uno dei due sposi non è presente alla cerimonia. Carlo infatti era in Messico e non tornò in Italia per non essere accusato di bigamia. Al tempo, infatti, il divorzio non era consentito e Carlo era già sposato.

Tornato in Italia con la Loren nel 1960, la coppia fu accusata di bigamia. Tuttavia due anni dopo Ponti ottenne il divorzio e nel 1966 i due poterono unirsi a Sèvres. “Bisogna avere la volontà di stare insieme, perché vale la pena“, ha detto l’attrice in merito. Tra loro intercorrevano ben 22 anni di differenza. Dal loro amore nacquero Carlo Jr. e Edoardo, entrambi nati a Ginevra, rispettivamente nel 1968 e nel 1973. Il produttore morì il 9 gennaio del 2007.

Alla Loren viene attribuito anche un flirt con Cary Grant che l’attrice non ha mai smentito, tutt’altro. “Ero innamorata di lui e di mio marito, lo si può di due uomini contemporaneamente. Ma avevo bisogno di una figura paterna e ho scelto mio marito“. Con Mastroianni ha recitato in 12 film, le hanno chiesto più volte se ci fosse mai stato del tenero tra loro: “Non si sa“.

La sorella, sposa del figlio più giovane del dittatore, e il patrimonio dell’artista

La sorella dell’attrice, Maria Scicolone, sposò Romano Mussolini nel 1962. Si tratta del figlio più giovane del dittatore Benito. Sophia è infatti la zia biologia di Alessandra Mussolini. L’attrice, come abbiamo visto, ha fatto di Napoli la sua prima vera casa visto che da giovane dovette trasferirsi in Campania insieme alla mamma per via dei problemi economici che le impedivano di sostenere una vita dignitosa nella Capitale. In molti film l’attrice ha recitato in napoletano. Dal 2016 è ufficialmente nominata cittadina onoraria del capoluogo partenopeo.

Il suo patrimonio stimato sarebbe di 74 milioni di dollari. A comunicarlo fu Forbes, la nota rivista economica d’oltreoceano, che stilò una classifica degli attori e delle attrici italiani più ricchi. Il primo risultava essere Roberto Benigni, con 240 milioni di dollari.

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