Se siete nati tra gli anni Settanta e Ottanta non può esservi sfuggita almeno una puntata della storica serie televisiva anime, L’uomo Tigre. “Tiger Mask” nasce come un manga scritto da Ikki Kajiwara e illustrato da Naoki Tsuji, pubblicato dal 1968 al 1971 in Giappone.
La prima serie de L’Uomo Tigre, il campione: i personaggi entrano subito nel cuore degli appassionati
La serie televisiva, tratta dal manga, esordì in Giappone il 2 ottobre del 1969. La prima serie di 105 episodi complessivi, è la più nota e quella di maggior successo. Prodotta da Toei Animation, così come le altre due successive serie. L’uomo Tigre giunse in Italia nel 1982 e venne trasmessa nelle varie televisioni locali, prevalentemente nei pomeriggi.
Chi ha vissuto quell’epoca lo ricorderà senz’altro. La prima messa in onda sconsigliava la visione a un pubblico minore di 12 anni data la violenza sanguinolenta degli incontri di wrestling.
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Uomo Tigre II, gli episodi non esaltano come in passato
La seconda serie purtroppo non replica il successo della prima ed è ambientata 9 anni dopo quella originale. Fu realizzata nel 1981 per un totale di 33 episodi con Junichi Miyata che si aggiunse agli autori. Andò in onda sino a fine settembre del 1971. L’animazione e l’“Uomo Tigre” si separano fino al 2016 dopo aver perso l’interesse del pubblico verso la storia. Colpevoli probabilmente avversari anonimi e decisamente poco degni di memoria.
Tiger Mask W, del 2016
A marzo del 2016 la Toei Animation annunciò la terza serie, “Tiger Mask W” di 38 episodi complessivi. La New Japan Pro-Wrestling (NJPW) collaborò nella produzione con lo studio di animazione giapponese. La serie è il sequel ufficiale del primo anime. La storia si rinnova con lo “sdoppiamento” degli eroi grazie al lavoro in collaborazione di due amici wrestler.
L’Uomo Tigre: il film “The Tiger Mask” del 2013

Uscito nel 2013 per la regia di Ken Ochiai il film fu bocciato dagli appassionati già dai primi trailer. Non riscosse affatto successo, complice sicuramente anche una “strana armatura” poco attinente alla figura del vero Uomo Tigre. Sebbene la fotografia e la regia sono apprezzabili, non basta per sollevare il giudizio della critica sul film
3 curiosità su L’Uomo Tigre
L’Uomo Tigre, sigla
Il verso della tigre inserito in apertura e in chiusura della celebre sigla nell’edizione italiana de “L’uomo Tigre” è in realtà il ruggito di un leone. La canzone è cantata dal gruppo musicale a composizione familiare, I Cavalieri del Re, scritta da Riccardo Zara. Il gruppo è stato attivo dal 1981 al 2011 ed è celebre in particolar modo per la sigla del cartone animato Lady Oscar, del 1982.
L’Uomo Tigre, quello vero
Si chiama Satoru Sayama ed è il primo vero Tiger Mask. Sebbene nelle varie federazioni internazionali di wrestling ne sono apparsi diversi di lottatori mascherati che rivisitavano il personaggio de l’Uomo Tigre (circa sei casi), fu la NJPW, la federazione di wrestling che collaborò nel 2016 per la produzione della terza serie televisiva, a lanciare per prima il vero “Tiger Man“. Satoru Sayama esordì il 23 aprile del 1981 sul ring, vincendo il suo primo incontro.
Le donazioni agli orfanotrofi giapponesi a nome Naoto Date

“Per favore donate questi zaini ai bambini“, firmato Naoto Date. Una dinamica che si è ripetuta più volte in Oriente e spesso a ridosso delle feste natalizie. Tuttavia la donazione più nota risale a dicembre 2010. Si trattava di 10 zainetti lasciati nei pressi di un centro psicopedagogico.
Apparentemente un dono semplice, ma dal valore di ben 300 euro l’uno in quanto gli zainetti sono ritenuti oggetti importanti nella cultura giapponese poiché accompagnano i bambini durante tutto il percorso didattico delle scuole elementari. Probabilmente non serve specificarlo ai più, ma lo facciamo ugualmente: Naoto Date è L’Uomo Tigre nella serie. Un aspetto che rende più romantico il gesto.