L’artista milanese si racconta in una lunga intervista per l’uscita del secondo disco: “CalmoCobra è il mio monito alla calma”

Tananai, dopo il successo travolgente di brani come Tango e collaborazioni con artisti del calibro di Fedez e Mara Sattei, torna con il suo secondo album, CalmoCobra. Un disco che rappresenta molto più di una semplice raccolta di canzoni: è un invito a rallentare, a prendersi del tempo per guardare davvero ciò che ci circonda e non farsi travolgere dalla frenesia del successo. L’artista – al secolo Alberto Cotta Ramusino – si è raccontato in una lunga intervista a Leggo. “Io voglio restare calmo, perché tutto quello che mi circonda – le persone, gli animali, un fuoco che divampa – io li voglio vedere per quello che sono, voglio distinguerne i contorni, li voglio guardare negli occhi”, spiega l’artista milanese, rivelando la filosofia dietro questo nuovo capitolo musicale.

Il disco, in uscita il 18 ottobre, è composto da 12 tracce, di cui 9 inedite, e segna una svolta nella carriera e nella vita personale di Tananai. Dopo Rave, Eclissi, che lo aveva consacrato al grande pubblico, l’artista ha deciso di fermarsi per riflettere. “Tutto è accaduto troppo velocemente”, racconta. “Avevo bisogno di ritrovare le priorità della mia vita, quelle che mi facevano stare meglio”. Questa necessità di rallentare e riflettere si riflette nell’immagine simbolica della copertina, dove Tananai dà fuoco a una moto, rappresentazione della velocità e della frenesia del mondo musicale in cui era immerso. “La moto è la frenesia di un mondo in cui devi essere sempre prestante. Non sapevo più chi ero, come facevo a scrivere canzoni che emozionavano?”

Tananai, “CalmoCobra è il mio monito alla calma”

Il titolo dell’album, CalmoCobra, racchiude in sé il messaggio che Tananai ha ricevuto dal suo manager durante i momenti più intensi della sua carriera. “Ogni volta che percepiva che mi stavo montando la testa, mi diceva: ‘Calmo, cobra! Avere fama significa solo che ti ascolta più gente, nient’altro'”. Questo monito è diventato per lui una sorta di mantra, un richiamo a mantenere i piedi per terra e a non lasciarsi sopraffare dal successo. “Non voglio che la musica diventi una necessità per il mio ego più che per la mia persona”, afferma, ribadendo la sua intenzione di fare musica solo quando sente l’urgenza di farlo, senza cedere alla pressione di produrre incessantemente.

Tananai racconta di aver vissuto due anni di intensa attività musicale, culminati nella partecipazione a Sanremo e in un tour che ha venduto oltre 160.000 biglietti. Tuttavia, dopo questo periodo frenetico, ha sentito la necessità di fermarsi. “Mi sono trovato a dover annunciare, all’insaputa di tutti, che mi sarei fermato. Non sapevo se sarebbero stati sei mesi, o anni, o se sarebbe stato per sempre. Ma in quel momento mi sentivo travolto e stanco”, ricorda. Durante questa pausa, ha ritrovato il tempo per sé stesso e per riflettere su chi fosse diventato. “Sono fortunato, perché sono circondato da persone che non mi mettono pressione”.

Tananai, lo stop prima di CalmoCobra: “Mi sentivo travolto e stanco”

Nonostante la pausa, l’artista non si è lasciato travolgere dall’onda del successo. Anzi, ha deciso di affrontare la sfida di restare fedele a sé stesso. “Dopo Tango sarebbe stato facile continuare, annunciare altri palazzetti, altri dischi… Ma io non voglio fare musica se non sento l’urgenza di farlo”. Questo approccio più riflessivo e ponderato ha segnato una svolta nel suo modo di vedere la sua carriera e il mondo della musica in generale.

Il percorso di riflessione di Tananai lo ha portato anche a sviluppare una nuova visione del suo ruolo come artista. “Prima ascoltavo una canzone e mi ci riconoscevo soltanto. Adesso la ascolto e la sento davvero mia”, confida, spiegando come la coerenza nelle scelte artistiche sia diventata per lui fondamentale. “Non so bene cosa significhi essere un artista, ma forse essere coerenti con le proprie scelte e non farsi toccare troppo dal mondo circostante è una parte di quell’autonomia necessaria”.

Tananai, CalmoCobra è una “terza fase” della sua carriera

Tuttavia, Tananai non rinnega il mondo della musica, che definisce “non ideale per nessuno, almeno in questo momento”, ma accetta i compromessi e i sacrifici che comporta. “A me non interessa collezionare platini. Sono numeri che, a un certo punto, possono finire. Ma se ti siedi al pianoforte e ti focalizzi solo sulla musica, nessuno ti può togliere nulla”.

Il nuovo disco, oltre a rappresentare un’importante tappa del suo percorso personale, è anche frutto di nuove collaborazioni e amicizie. Tananai racconta con entusiasmo del pezzo scritto insieme a Francesco Bianconi, una collaborazione che definisce “un sogno realizzato”. Ma non è solo la musica ad aver riempito la sua vita: negli ultimi mesi ha chiesto alla sua fidanzata Sara di andare a convivere e ha stretto molte amicizie fuori dal mondo musicale. “Sto bene”, afferma convinto.

Tananai: “Non mi interessa collezionare platini”

Con CalmoCobra, Tananai si presenta al pubblico in una veste nuova, più matura e riflessiva, ma senza perdere quel tratto ironico e giocoso che ha sempre caratterizzato la sua musica. L’album segna l’inizio di una “terza fase” della sua carriera, come lui stesso la definisce, un percorso in cui l’artista ha imparato a gestire la fama senza farsi travolgere, e a fare musica solo quando ne sente davvero l’urgenza. “Non voglio smettere di emozionarmi anche per le piccole cose”, conclude.

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