Si tratta di una famiglia danese che acquistò quegli oggetti durante una visita a Cerveteri. Il desiderio della coppia prima di morire
Reperti etruschi nascosti in soffitta, oggi chiedono ai figli di restituire tutto. Questa è la storia della famiglia Søndergaard, che desidera restituire antichi reperti etruschi all’Italia dopo decenni. Un gesto di grande sensibilità culturale e rispetto per il patrimonio storico. Gli oggetti, risalenti probabilmente al VI secolo a.C., provengono da una tomba etrusca saccheggiata. Furono acquistati dai genitori dei Søndergaard negli anni ’60 durante una visita turistica a Cerveteri. Rimasero però per anni nascosti nella soffitta della loro casa in Danimarca.
I figli, Mads Herman ed Elin, stanno ora cercando di onorare il desiderio espresso dai genitori prima della loro morte. Restituire cioè i reperti al legittimo proprietario, l’Italia. Un gesto particolarmente significativo. Come spiegato da Mads Herman, il padre si era reso conto, in seguito, della possibile irregolarità nell’acquisto degli oggetti. Inizialmente erano stati presentati come souvenir legittimi.
Reperti etruschi nascosti in soffitta, oggi chiedono ai figli di restituire tutto
La famiglia ha chiesto all’Italia istruzioni su come procedere correttamente per la restituzione. Non si tratta certamente di un processo semplice, vista l’importanza dei reperti e le implicazioni legali e culturali che comporta. “Siamo molto felici di restituire gli oggetti all’Italia ma aspettiamo istruzioni su come muoverci perché non puoi rispedirli semplicemente per posta”. In casi simili, le autorità italiane solitamente collaborano con i servizi diplomatici e istituzioni museali. Questo per assicurare che gli oggetti vengano restituiti in sicurezza, in modo da essere studiati, conservati e, se possibile, esposti.
La vicenda mette in luce anche il fenomeno dello scavo illecito e del traffico di reperti archeologici. Un problema che ha sottratto e continua a sottrarre preziosi pezzi di storia a diversi paesi, ma che grazie a storie come questa, può essere in parte risolto con il ritorno di tali tesori al loro luogo d’origine.