Per il Bonus docenti il governo starebbe pensando a dei tagli cospicui per evitare che i furbetti usino impropriamente i 500 euro
Per il bonus docenti, che era previsto a settembre e ancora non è stato elargito, si starebbe pensando a un deciso cambio di rotta con un taglio ai 500 euro del contributo statale, dunque rivisto al ribasso. E il motivo pare essere piuttosto chiaro: troppe truffe. Già, perché se in tanti hanno utilizzato in modo diligente il bonus introdotto dal governo Renzi nel 2015, altri (troppi) hanno usato quei 500 euro impropriamente, da Nord a Sud.
In che modo? Acquistando elettrodomestici di qualsiasi tipo, dalle lavatrici alle lavastoviglie e i frigoriferi. Poi impianti stereo, smartphone, proiettori, scanner, fotocamere. Insomma, incorrendo in una lunga serie di reati, e su tutti “l’indebita percezione di erogazioni pubbliche.” Come riporta Il Giornale, recentemente tale accusa è stata indirizzata ad alcuni docenti del Cosentino, con la Cassazione che si è espressa disapprovando la conseguente “dispersione di denaro pubblico”. Con altri insegnanti “costretti a risarcire per tre volte il bonus mal speso”.
L’escamotage dei docenti “furbetti” consisteva nell’acquistare hardware consentiti, per poi chiedere un rimborso pochi giorni dopo e prendere un prodotto che non poteva essere acquistato, almeno non con il bonus docenti.
In quasi dieci anni sono stati elargiti circa 3,5 miliardi di euro e ora una riduzione della somma di 500 euro, già ipotizzata dal governo Draghi, appare sempre più concreta. Per non dire inevitabile.
