Il prof ha pensato bene di presentarsi a scuola, a Treviso, dopo ben 550 giorni di assenza ma è stato respinto e licenziato
Un vero e proprio professionista dell’assenza il docente dell’istituto superiore di Treviso che è tornato a scuola dopo ben 550 giorni di assenza. Purtroppo per lui, il 23 settembre, non ha avuto nemmeno il tempo di superare l’uscio che è stato respinto. “Vada via, è licenziato”, si è sentito dire.
Il 60enne insegnante “fantasma”, originario di Taranto, non era quasi mai “apparso” fisicamente nell’istituto. Assunto a tempo indeterminato, aveva accumulato nel corso degli anni 550 giorni di assenze in totale. Nel suo primo anno nemmeno un appello in classe in aspettativa, come specificato dai quotidiani locali. Negli altri due anni continue assenze per malattia, spezzettate, nel corso della settimana. In più, stando al resoconto dei dipendenti dell’istituto superiore, altre assenze (numerose) “ingiustificate”.
Malgrado il pesante background del docente, lunedì 26 settembre si è ripresentato a scuola con l’intenzione di continuare a tenersi il lavoro. Ma è stato bloccato all’ingresso. L’istituto superiore, inoltre, aveva già preparato l’iter procedurale che avrebbe portato al suo licenziamento in tronco. Con il parere favorevole anche dell’ufficio scolastico di Treviso.
Come riporta l’Adnkronos il docente aveva un “trucco” per farla franca che consisteva nel riprendere servizio alla fine di ogni anno scolastico. Anche prendendo parte a una sola riunione. Facendo in modo così di interrompere il periodo fino a 18 mesi di malattia pagata e riavviarne uno nuovo per non perdere lo stipendio. A deliberare sulla sua idoneità psico-fisica sul luogo di lavoro sarebbe stata una commissione medica pugliese. Motivo che avrebbe spinto l’insegnante a ripresentarsi a scuola.