“Sono sempre stata determinata a trovarlo e chissà, con la mia storia là fuori, potrebbe aiutare altre famiglie che stanno attraversando la stessa cosa” – le parole della nipote

È una storia che ha davvero dell’incredibile quella che viene dalla California, USA, dove il 21 febbraio del lontano 1951, un bambino di nome Luis Armando Albino venne rapito in un parco.
Quel giorno, una donna, attirò questo bimbo di soli 6 anni con delle caramelle: da quel momento in avanti, mai nessuno ha più avuto notizie di Luis.

Sono passati oltre 70 anni da quel 21 febbraio, ma Alequin, la nipote di Luis, non si è mai arresa alla scomparsa dello zio. Così, quasi per caso, ha fatto un test del dna online.
Un esperimento che ha aperto un nuovo mondo e dato una svolta alla ricerca nel momento in cui, grazie al test di genealogia online, ha trovato una anomala corrispondenza del 22% con il dna di quello che poi si sarebbe rivelato essere lo zio scomparso.

Rapito nel 1951, ritrovato 70 anni dopo: le mille vite di Luis

A raccontare la storia è il quotidiano Guardian, che ha riferito come la nipote di Luis Armando Albino, con l’assistenza della polizia, dell’FBI e del dipartimento di giustizia, sia riuscita a localizzare suo zio che viveva sulla costa orientale degli Stati Uniti.

Albino, padre e nonno, oggi è un pompiere in pensione e veterano del corpo dei Marines che ha prestato servizio in Vietnam. Il 21 febbraio 1951, quella donna rapì il ragazzino, originario di Puerto Rico, portandolo in aereo sulla costa orientale USA. Così, è finito con una coppia che lo ha cresciuto come se fosse il loro figlio. Per più di 70 anni, Albino è stato considerato un bambino scomparso.
Sua madre è morta nel 2005, ma non ha mai perso la speranza che suo figlio fosse vivo.

Articoli dell’Oakland Tribune dell’epoca raccontano che la polizia, i soldati di una base militare locale, la Guardia costiera e altri dipendenti della città si erano uniti a una grande ricerca del ragazzino scomparso. Suo fratello, Roger Albino, è stato interrogato più volte dagli investigatori. L’uomo ha sempre ribadito la sua versione secondo cui una donna con una bandana in testa aveva rapito suo fratello.

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“Non arrendetevi mai”: le parole della nipote di Luis Albino

Dopo aver compreso che si trovava sulla strada giusta, la nipote di Luis, Alequin, si è recata alla polizia di Oakland. Qui, gli investigatori hanno confermato che la nuova pista era concreta: Luis è stato localizzato sulla costa orientale e ha fornito un campione di DNA.
Il 20 giugno, gli investigatori sono andati a casa di Alequin annunciando che suo zio era stato trovato. “Ho afferrato le mani di mia madre e ho detto: ‘L’abbiamo trovato’. Ero felicissima” – ha raccontato la nipote.

Il giorno dopo, Luis ha riabbracciato il fratello Roger nella contea di Stanislaus. Dopo essere rientrato sulla costa orientale, è tornato in California a luglio per una visita di tre settimane. È stata l’ultima volta che ha visto Roger, morto ad agosto. “Chissà se la mia storia potrà aiutare altre famiglie che stanno attraversando la stessa cosa” – ha detto Alequin. “Direi loro: non arrendetevi”.

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