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Telegram, le chat sono al sicuro o no? Ecco cosa pensano gli esperti

Telegram, le chat sono al sicuro o no? Ecco cosa pensano gli esperti

Telegram, le chat sono al sicuro o no? Ecco cosa pensano gli esperti

Pavel Durov, il nome che si cela dietro il successo di Telegram, è nei guai. L’arresto in Francia e le accuse a suo carico hanno scosso il mondo della messaggistica istantanea. Ma c’è di più: anche la sicurezza della piattaforma, considerata inattaccabile da milioni di utenti, è finita sotto la lente d’ingrandimento: le chat sono al sicuro oppure no? A tal proposito si sono pronunciati gli esperti.

Telegram, le chat sono al sicuro o no? La risposta

“Le chat di Telegram sono al sicuro o no? Assolutamente!” ha confessato Raoul Chiesa, l’hacker italiano più famoso al mondo. Secondo l’esperto, la crittografia end-to-end non basta a garantire la privacy totale: “Anche se cancelli una chat, le informazioni rimangono nei server di Telegram. È come chiudere un libro in biblioteca, ma lasciarlo sullo scaffale”. E non è tutto. Chiesa mette in guardia anche da una falla ben nota che permette a malintenzionati di infiltrarsi nei gruppi privati e accedere a tutti i contenuti. “Se vuoi davvero proteggere le tue conversazioni, la scelta migliore è Signal”, ha dichiarato l’hacker.

Ma al di là delle questioni tecniche e delle chat di Telegram se siano al sicuro o meno, l’arresto di Durov solleva interrogativi più ampi. “È come se avessero arrestato un re”, ha esordito Pierguido Iezzi, esperto di cybersecurity. “I fondatori di piattaforme come Telegram e X sono i nuovi sovrani del web. Controllano un’enorme quantità di dati e influenzano la nostra vita in modo profondo”. Insomma, la vicenda di Durov ci ricorda che anche le piattaforme più popolari e sicure possono nascondere delle sorprese. E che la battaglia per la privacy online è tutt’altro che conclusa.

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