Su Imane Khelif nei giorni seguenti all’incontro con Angela Carini è stato detto di tutto e praticamente il mondo intero si è diviso tra chi l’ha difesa e chi l’ha attaccata. Lei, invece, ha sempre preferito rimanere concentrata sulla boxe e su quella medaglia che tanto vuole regalare al suo Paese, l’Algeria. In queste ore, tuttavia, ora che almeno la medaglia di bronzo è certa, la 25enne ha voluto rompere il silenzio, accusando apertamente l’italiana Carini e la federazione azzurra di bullismo.
Le accuse di bullismo alla federazione italiana di boxe
Fanno male le parole di Imane Khelif, forse anche più del pugno sul naso che ha causato il forfait di Carini dopo appena 45 secondi. L’atleta tunisina, infatti, senza mezzi termini ha attaccato la sua collega italiana e tutta la federazione azzurra di boxe, accusandoli di bullismo. Nonostante le scuse dei giorni scorsi, infatti, la 25enne algerina non ha dimenticato gli attacchi sulla sua sessualità che le sono giunti dall’Italia, che hanno messo a dura prova sia la sua serenità, sia quella della sua famiglia rimasta in Algeria.
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L’attacco di Imane Khelif ad Angela Carini
Riguardo alla Carini, infatti, Imane Khelif, in un’intervista a SNTV, ha rivelato: “La pugile italiana mi conosce bene da anni, perché mi sono spesso recata in Italia ad allenarmi come membro della squadra nazionale. Mi sono allenata con lei e con gli allenatori, che mi conoscono da quando ero più giovane. Hanno usato questa campagna diffamatoria per cercare di indebolirmi. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto. Tutti gli uomini e le donne algerini, tutte le persone del mondo arabo e il mondo intero che si è schierato dalla mia parte in questa feroce campagna contro di me. Il bullismo ha conseguenze devastanti e può distruggere le persone, uccide i pensieri, lo spirito e la mente, divide i popoli. La mia famiglia in Algeria è preoccupata. Li sento due volte a settimana, spero non siano troppo profondamente feriti da tutto questo. Vincere l’oro sarebbe la mia miglior risposta”.