Addio allo speaker di Virgin Radio morto a 62 anni dopo una malattia: la moglie Chiara Buratti rivela i suoi desideri per l’addio
Massimo Cotto, noto speaker di Virgin Radio, è morto a 62 anni dopo una breve malattia. Giornalista, scrittore e autore, aveva comunicato personalmente alla moglie Chiara Buratti le sue volontà per il giorno del funerale. La cerimonia si terrà lunedì 5 agosto alle 15.30 ad Asti.
Chiara Buratti ha annunciato sui social le richieste specifiche del marito per il suo funerale: piangere il meno possibile, evitare abiti neri e che le donne indossassero tacchi. Queste richieste mirano a rendere il giorno del suo addio il più leggero possibile.
Funerale Massimo Cotto, cos’ha detto alla moglie
Buratti ha scritto: “Tu spesso mi parlavi di come immaginavi il giorno del tuo funerale. Mi avevi richiesto tre cose ben specifiche: 1. che si piangesse il meno possibile 2. che nessuno indossasse abiti neri 3. che le donne portassero i tacchi”. Chiara ha promesso di rispettare queste volontà, anche se ha ammesso che sarà difficile non piangere. “Ecco, sul primo punto ce la metterò tutta ma non posso promettertelo. Sul secondo hai la mia parola. Sul terzo farò molta fatica, dato il mio scarso equilibrio a mettere anche solo un piede davanti all’altro ultimamente. Ma confido molto nelle nostre amiche rockettare. E vorrei ci sorprendessero anche quelle non rockettare. Per piangere c’è sempre tempo”.
Nato il 20 maggio 1962 ad Asti, Massimo Cotto è stato un giornalista, disc jockey e scrittore. Ha condotto “Rock and Talk” su Virgin Radio con Maurizio Faullisi e Antonello Piroso e scriveva per Il Messaggero. Le sue interviste e racconti delle follie dei grandi artisti del rock erano molto apprezzati. Dal 2016, era in onda tutte le mattine con “Rock and Talk”.
Funerale Massimo Cotto, carriera e programmi
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Cotto era amato per la sua capacità di raccontare e incantare il pubblico. Nel 2012, è entrato nella famiglia di Virgin Radio con “Rock Bazar”, condividendo storie incredibili dei grandi del rock. La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo del giornalismo musicale e dello spettacolo.
