Le Olimpiadi di Parigi rischiano di passare alla storia come le più criticate di sempre. Dai letti “di cartone” ai villaggi senza aria condizionata, dagli arbitraggi sospetti alle discussioni sulle atlete transgender o presunte tali, ogni giorno s’innesca una polemica. Tra le attività più criticate, tuttavia, c’è certamente la gara di triathlon disputata nella Senna inquinata. Il 31 luglio scorso, infatti, hanno impressionato le immagini del canadese Tyler Mislawchuk che ha vomitato in diretta tv poco dopo aver tagliato il traguardo. In queste ore, tuttavia, una vera e propria denuncia sul pericolo di praticare il triathlon nella Senna è giunta dalla belga Jolin Vermeylen.
Vermeylen denuncia le condizioni in cui si è tenuta la gara di triathlon nella Senna
Disgustata, ma soprattutto preoccupata per la sua salute, infatti, Jolin Vermeylen appena terminata la gara di triathlon nella Senna si è sfogata senza tanti giri di parole. “Ho bevuto molta acqua durante la gara, potrei ammalarmi”. Il ribrezzo trasmesso dalle parole dell’atleta è tanto: “Ho annusato e visto cose a cui non voglio pensare”. Il triathlon nella Senna, infatti, per diversi giorni è stato a rischio a causa dell’elevata concentrazione di escherichia coli nell’acqua. “Era oggi o mai più – aggiunge l’atleta – spero di non stare male. Se la gara non si fosse svolta, sarebbe stata una vergogna per tutta la Francia, per questo ci hanno fatto gareggiare”.
Potrebbe interessarti anche: Angela Carini si ritira in lacrime e non saluta Imane Khelif: parla l’allenatore
“Ho bevuto l’acqua della Senna, non sa di Coca Cola”
Per settimane, infatti, il fiume, nonostante bonifiche da milioni di euro, è sempre rimasto inquinato e le piogge dei giorni scorsi dovrebbero aver peggiorato la situazione. “Invece è avvenuto il prodigio e nel giorno della gara l’acqua era diventata miracolosamente buona, La realtà è che la Senna è sporca da cento anni. E per questo non possono raccontarci che la sicurezza degli atleti è una priorità. Sono ca**ate”. Infine, Vermeylen rivela ciò che ha visto e provato durante la gara di triathlon nella Senna. “Mentre nuotavo sotto il ponte ho annusato e visto cose alle quali è meglio non pensare. Purtroppo, mi è capitato di bere molta acqua e posso dire che no, non ha certo il sapore della Coca Cola o della Sprite”.
