Attraverso un video condiviso sul proprio profilo Instagram, Vladimir Luxuria parla del caso della boxeur Imane Khelif, la pugile algerina che ha battuto l’italiana Carini

“Imane Khelif non è una boxeur trans, è nata donna, non fatevi prendere per i fondelli”: così Vladimir Luxuria si espone, in un video pubblicato sul proprio profilo Instagram, sulla vicenda della pugile algerina che ha sfidato e vinto l’italiana Angela Carini durante le Olimpiadi di Parigi 2024. “Voglio fare questo video per dirvi di non farvi prendere per i fondelli. Non fatevi prendere in giro. Sta circolando questa bufala. Ci ero cascata anch’io all’inizio. Poi ho studiato bene il caso. Hanno messo in giro la notizia che ci sarebbe l’incontro tra la nostra azzurra Angela Carini – e dico subito che tifo per lei perché si tifa sempre per le nostre azzurre – e un’atleta trans, Imane Khelif.”

“Dov’è la fake news?” Continua Luxuria. “La fake news è che Imane Khelif non è una persona trans”, aggiunge Luxuria, “Basti pensare che è algerina, che rappresenta l’Algeria, l’aveva già rappresentata nel 2020 a Tokyo durante i Mondiali. In Algeria la transessualità è un reato, così come l’omosessualità. Non avrebbe potuto fare la transizione in Algeria.”

Poi aggiunge: “Lei è nata donna. Ha solo un problema di livello alto di testosterone. Motivo per il quale Kremlev, il presidente russo della International Boxeur Association, la escluse nei mondiali. Esistono donne che hanno livelli di testosterone più alti. Vi ricordate il caso della sudafricana Caster Semenya? Loro controllano i livelli di testosterone. Stanno usando noi per andare contro Macron come se Macron c’entrasse qualcosa con la scelta delle persone che devono gareggiare, decise dal comitato olimpico internazionale. Loro sono esperti, sono un ente non governativo.”

Quindi conclude: “Mi chiedo una cosa: perché fomentare ancora l’odio contro di noi che è già abbastanza? Perché non vi interessate di noi quando ci sono problemi di discriminazione, botte, insulti e problemi sul lavoro? Invece dovete utilizzerei per mettere in giro questa notizia secondo la quale le donne nate tali sarebbero in pericolo. Addirittura quel fotomontaggio così volgare dove all’altezza della vagina in costume hanno inserito il messaggio ‘Io non sono un ragazzo’. Spingendo psicologicamente gli uomini ad andare a guardare in quelle parti. Maniaci sessuali! Schifosi! Basta! Basta utilizzarci, basta strumentalizzarci. Siamo stufe. Basta.”

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