Sta facendo discutere la vicenda dell’operaio Coop licenziato per aver mangiato una merendina destinata alla spazzatura nel magazzino dello stabile. L’uomo, secondo la nota diffusa dalla Cgil, a causa di un calo di zuccheri dovuto a condizioni di salute precarie, dopo averlo chiesto al responsabile, ha mangiato una merendina risultato dello scarto del magazzino alimentare. Tali prodotti, danneggiati, finiscono inevitabilmente nella spazzatura. Nonostante ciò, però, l’uomo è stato licenziato, generando polemiche e lo sciopero degli altri operai.

Operaio licenziato dalla Coop per aver mangiato una merendina: la vicenda

I fatti sarebbero avvenuti a Cesena e secondo la Cgil, l’operaio licenziato avrebbe mangiato la merendina a causa di un calo di zuccheri. L’uomo avrebbe preso un dolce dal punto di raccolta rotture del magazzino, comunicandolo immediatamente al responsabile che con un cenno gli ha dato l’assenso. “La cooperativa esecutrice dell’appalto, con la complicità ovvia del suo preposto, ha pensato bene di punire con il licenziamento il lavoratore in questione”.

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Il comunicato di Cobas: “Coop ossessionata dai ladri di merendine”

Sulla vicenda dell’operaio licenziato per una merendina si è espresso con sdegno anche il sindacato Cobas. “Pochi giorni fa, un lavoratore è stato licenziato da Coop per aver commesso un fatto gravissimo: aver mangiato una merendina danneggiata, destinata al macero. Poco importa fosse sotto terapia antibiotica, si sentisse male anche per le alte temperature e avesse avvisato il responsabile, Coop non transige. Sono state rifiutate le giustificazioni presentante ed è arrivata la sanzione peggiore: il licenziamento“.

La motivazione di Coop è che la merendina non fosse destinata al macero e nemmeno a disposizione dell’azienda, perché sarebbe stata ricondizionata per poi essere venduta, il che fa sorgere molti dubbi sulla qualità dei prodotti tanto sbandierata. Non è la prima volta che la solerzia di Coop colpisce così gravi reati. Alcuni anni fa, fu addirittura sporta denuncia contro ‘ladri’ di merendine da destinare al macero perché scadute o con imballaggi aperti o rovinati”.

I carabinieri disposero telecamere e microfoni in cerca del reato. L’unica cosa che emerse era che i lavoratori mangiavano, non portavano a casa, mangiavano sul posto, il corpo del reato. A chiunque venissero dubbi, Coop compresa, nessun filmato ha ripreso lavoratori che manomettevano appositamente confezioni. I lavoratori che si sono macchiati, o potrebbero, di così grave colpa sono gli stessi che Coop costringe a turni spezzati, senza la possibilità di tornare a casa, spesso senza i dieci minuti di pausa, che già sono insufficienti”. Nella Coop di Cesena negli istanti successivi al licenziamento dell’operaio, i lavoratori per protesta hanno scioperato. Attualmente, tuttavia, la cooperativa non sembra intenzionata a tornare sui suoi passi.

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