Da poco più di due giorni è iniziato il ritiro del Napoli e con esso il metodo Conte con allenamenti intensi e sfiancanti per i calciatori partenopei

Conte e il suo famoso metodo hanno già iniziato a stravolgere il Napoli: nei primi giorni di ritiro a Dimaro gli allenamenti sono stati intensi e sfiancanti per i calciatori partenopei. La squadra ha infatti avuto il “piacere” di conoscere i severi metodi dell’allenatore pugliese, famosi per lasciare i suoi atleti completamente senza fiato in corpo. E non è affatto un eufemismo ammetterlo visti i volti dei giocatori dopo appena quattro sedute intensissime ed estenuanti.

Malgrado la pioggia torrenziale Conte fa comunque scendere in campo per le sessioni organizzate. Niente sconti, nemmeno col maltempo. Gran parte degli allenamenti, inoltre, sono a porte chiuse e aperti solo in alcune circostanze a telecamere e stampa. Tanto basta però per capire che tipo di situazione regnerà nel Napoli in questa calda estate.

Del resto l’allenatore ex Juve e Inter proprio per questo è stato ingaggiato. Per dare, cioè, una bella scrollata a una squadra che la stagione appena passata ha deluso le aspettative di tifosi e presidente Aurelio De Laurentiis. Come notoriamente risaputo, anche all’estero, ogni sua preparazione è durissima. Ne sanno qualcosa i calciatori del Tottenham che arrivavano perfino a vomitare dopo un allenamento con lui. Ora, al Napoli, basta osservare le prime immagini dei partenopei stremati e a terra per rendersene nuovamente conto.

Il più sfiancato tra tutti è Rafa Marin, aggregato alla squadra da qualche giorno e già risucchiato nella cura di Conte. Che tra l’altro non fa sconti a nessuno. Nemmeno ai veterani Mario Rui, Politano e Osimhen su cui, nonostante le sirene inglesi, l’allenatore punta tantissimo.

Secondo la tabella di marcia gli allenamenti si svolgeranno due volte al giorno mentre quelli aperti ai media alle 20 così da permettere ai giocatori e lo staff di tornare presto in hotel e riposare. Quest’ultimo dettaglio infatti è parte del coprifuoco “ordinato” dal generale di ferro per recuperare energie in vista del giorno seguente. All’interno dell’albergo, inoltre, i calciatori azzurri, nei momenti dei pasti, non potranno essere raggiunti nemmeno dai dirigenti. La regola Conte non ammette strappi alla regola.

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