Era giugno 2002 quando William Stampfl, alpinista americano, venne dato per disperso sul monte Huascaran, in Perù. Dell’uomo, per decenni non si seppe più nulla e il suo ricordo, ormai sbiadito dal tempo, stava per essere cancellato, quando a un tratto, dai ghiacci è riemerso. Vittima di una valanga, infatti, il cadavere dell’uomo è riaffiorato grazie allo scioglimento dei ghiacciai e, incredibile ma vero, è in perfetto stato, conservato e mummificato grazie al ghiaccio.

Alpinista ritrovato mummificato: in tasca aveva ancora il passaporto intatto

In queste ore, dunque, è arrivata la conferma definitiva: il corpo dell’alpinista ritrovato mummificato a 5200 metri, sul monte Huascaran, appartiene a William Stampfl. L’identità dell’uomo, in realtà perfettamente conservato, è stata scoperta in modo decisamente singolare. In tasca alla giacca, infatti, c’era ancora il suo passaporto, in cui la polizia ha potuto leggere il suo nome.

Potrebbe interessarti anche: Aurora muore nello schianto contro un muro: i genitori ubriachi non hanno chiamato i soccorsi

La salma riconsegnata ai familiari

Lo scioglimento dei ghiacciai della Cordillera Blanca delle Ande, dunque, ha restituito un altro corpo di un alpinista, in questo caso ritrovato mummificato. William, infatti, nonostante la scomparsa sia datata a giugno di 22 anni fa, aveva ancora, ben conservata, tutta la sua attrezzatura da montagna. Compreso giacca, pantaloni e stivali. Attualmente la salma dell’alpinista, condotta a valle, è stata trasferita a Yungay e in seguito all’obitorio, dove nei prossimi giorni verrà riconsegnata ai familiari che finalmente potranno dire addio all’uomo morto 22 anni fa.

Continua a leggere su Chronist.it