“L’evento non era autorizzato e non autorizzabile” – spiegano dalla Lega italiana protezione uccelli

“Bottigliette di vetro, di plastica e tanti bicchieri: un vero scempio” – è questo il commento di Vincenzo Di Dio, direttore della riserva di Isola delle Femmine, in merito al party abusivo avvenuto sabato sull’isolotto siciliano. Decine di persone, arrivate in barca, si sono riunite per celebrare una festa che la direzione sostiene di non aver mai autorizzato.
“L’evento non era autorizzato e non autorizzabile” – spiegano dalla Lega italiana protezione uccelli, aggiungendo che sono state subito avvertite le autorità. Sul posto sono intervenute alcune motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza che hanno identificato una ottantina di persone che stavano partecipando all’evento.

Party abusivo sull’Isola delle Femmine: la ricostruzione dello “scempio”

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il gruppo faceva parte di una comitiva ancora più ampia di persone che avevano partecipato a una festa di compleanno in un locale di Palermo. Alcuni di loro poi avrebbero deciso di spostarsi via mare sull’isolotto di fronte al capoluogo siciliano, che è di proprietà privata ma anche riserva e area marina protetta, gestita dalla Lipu dal 1998.
Altre persone, vicino agli organizzatori dell’evento, parlano invece di un video promozionale dell’isola, iniziato di pomeriggio e terminato qualche ora dopo. I partecipanti sostengono che la proprietà avesse autorizzato l’evento, inviando anche una comunicazione, ma la direzione della riserva sostiene di non aver avuto alcun avvertimento e che comunque nessun evento è possibile in questo periodo.

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“Un vero disastro: mai nessuno aveva assaltato l’isolotto”

Vincenzo Di Dio, direttore della riserva gestita dalla Lipu, ha rilasciato dichiarazioni molto dure all’Ansa. “Ho fatto un sopralluogo sull’isola. Un vero scempio. Hanno accatastato anche della legna e volevano fare un falò. Un vero disastro”.
“Dal 1998 a ieri a nessuno era venuto in testa di prendere d’assalto l’isolotto. Un fatto davvero molto grave. Anche perché in questo periodo ci sono specie che nidificano nell’isola e dal primo marzo al 30 giugno le visite sono sospese come si trova scritto sull’isola dove c’è in più punti affisso il regolamento. La riserva è fruibile, ma attraverso i percorsi e i sentieri. In tanti arrivano sull’isolotto e lasciano questa zona di riserva meglio di come la trovano non certo in questo modo” – ha concluso Di Dio.

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