Quella che affligge il campo comunale “D. Mammoliti” di Via Gioberti, a Tor Lupara, Fonte Nuova (provincia di Roma) è una situazione incresciosa e ambigua, sulla quale si spera di fare definitivamente luce a fronte di contraddizioni (anche) burocratiche piuttosto evidenti. La storia che state per leggere potrebbe indignare i cittadini locali, la vera parte lesa, come spesso accade in realtà simili che, purtroppo, non rappresentano lo “straordinario”, specialmente nel territorio laziale, in cui viene macchiato lo sport più bello del mondo e il futuro dei bambini appassionati di calcio. Soprattutto, il cuore pulsante di una realtà sportiva che si è imposta e si è fatta conoscere negli anni grazie soprattutto al tifo che il Tor Lupara Calcio ha sempre avuto al suo seguito.

Una vicenda tristemente “italiana”, dove a rimetterci sono sempre i cittadini: la ricostruzione

Tutto nacque nel 2017, quando venne indetta una gara pubblica per l’aggiudicazione e la gestione sportiva del complesso fino al 2022. Tuttavia, da quanto emerge dagli atti pubblici, la concessione sarebbe scaduta da anni. Inoltre, il bene pubblico in questione è stato sempre palesemente gestito da un soggetto completamente esterno a quello giuridico che si aggiudicò la gara.

Ciò che lascia perplessi è la totale libertà con la quale ha avuto modo di agire il soggetto che si è impossessato del complesso, ignorato anche dal Comune: le istituzioni non hanno mai sospeso la concessione sebbene il tutto sia sempre avvenuto alla luce del sole. Non finisce qui, perché approfondendo la vicenda si scopre che non risulterebbe saldata gran parte dei canoni d’affitto e delle spese di sfruttamento dello stesso.

Chiaramente questa situazione annosa grava sulle tasche dei cittadini, danno economico che ammonterebbe a decine di migliaia di euro, al quale si aggiungono danni reputazionali nei confronti di una storica squadra come il Tor Lupara Calcio, il cui interesse dei cittadini è andato via via scemando proprio per la perseveranza all’errore dei soggetti invischiati in questa storia. Eppure parliamo di una squadra che a lungo ha ottenuto rispetto e timore degli avversari regionali, soprattutto per l’importante tifoseria al seguito.

Appare piuttosto legittimo chiedersi come sia stato possibile che tutto ciò sia accaduto senza che nessuno intervenisse per ben 7 anni. Ma non finisce qui, perché lo scorso anno era abbastanza evidente l’ormai impraticabilità del campo da gioco, che necessitava di urgenti lavori sul manto erboso e sulla messa in sicurezza della medesima struttura, colpita da alcuni crolli e cedimenti essendo carente di manutenzione da anni. Il campo di Tor Lupara, dunque, non poteva più essere adoperato per allenamenti men che meno per partite ufficiali. Non senza un lavoro di manutenzione, che sarebbe dovuto avvenire da tempo immemore.

Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, si dice. Già, perché nonostante tutto ciò il soggeto all’interno del Campo Comunale avrebbe ottenuto una deroga speciale per il terzo anno consecutivo, risalente allo scorso dicembre 2023. Tale atto gli avrebbe permesso di proseguire con il raccoglimento delle quote di iscrizione e di sfruttare la struttura pubblica fino all’imminente 30 giugno 2024, senza pagare l’affitto totale del complesso. Si tratta di questioni tenute all’oscuro, nascoste o passate inosservate, venute tuttavia a galla proprio di recente, quando poche settimane fa alcuni cittadini avrebbero segnalato la faccenda alle autorità competenti, che ora stanno indagando in merito.

L’ultimatum del Comune di Fonte Nuova

Dopo che i fatti sono venuti a galla, una parte del Comune di Fonte Nuova ha deciso di agire nel concreto, affidando il tutto ai propri legali per cercare di recuperare quantomeno una parte delle somme debitorie dovute ai canoni d’affitto non pagati. Parallelamente, il Comune starebbe cercando di liberare la struttura con la volontà di riassegnarla correttamente come legge imporrebbe. Ma mentre accade tutto ciò, l’occupante del campo avrebbe lanciato offerte promozionali per la scuola calcio per raccogliere quante più quote d’iscrizione possibili e “usare” i piccoli tesserati al fine di ottenere la quarta (ennesima) deroga all’omologazione, tentando di convincere non solo il Comune di Fonte Nuova ma anche la LND Impianti.

Ed è la stessa Lega Nazionale Dilettanti Impianti a volerci vedere chiaro, in particolar modo sulla terza deroga (non permessa da regolamento), ottenuta dall’uomo a dicembre dello scorso anno, per un campo impraticabile, consumato e sconnesso e quindi completamente inagibile. Così come è pericolante la struttura nella sua interezza, rischiosa anche solo per far correre i bambini. A corredo del tutto vi è un soggetto che non era giuridicamente legittimato a gestire la concessione, lo stesso uomo sul quale gravavano corposi debiti nei confronti dell’amministrazione pubblica, questione per la quale negli scorsi anni sono pervenute già differenti segnalazioni, incluso il periodo in cui l’uomo era il Presidente di altre realtà sportive.

Il futuro del Domenico Mammoliti di Tor Lupara

Questa situazione lesiva nei confronti della struttura e del rispettato club del Tor Lupara sembra destinata a cessare, ma non si tratta di tempi brevi e porterà con sé strascichi inevitabili. A cominciare dal fatto che dopo le risposte ricevute ad oggi, secondo le quali non vi sarà assolutamente una quarta deroga consecutiva, il campo e la struttura verranno definitivamente abbandonati tra poche ore. Un colpo al cuore pensando a quanto lo stadio sia stato una meta felice dei cittadini locali, che hanno amato particolarmente il Mammoliti di Via Gioberti, “casa-base” di un club che merita più rispetto.

Ma cosa succederà dopo il 1° luglio, quando quasi sicuramente l’uomo non potrà più agire come fatto sino ad ora? Intanto è importante sapere che il campo non potrà essere più utilizzato fin tanto che il Comune non recupererà il debito e non riuscirà a liberarlo davvero per avviare così una nuova procedura ufficiale di aggiudicazione, con la speranza che sul piatto vi sia la voglia e vi sia soprattutto il denaro per effettuare i lavori di ristrutturazione ed ottenere l’omologazione nei prossimi anni.

Tuttavia, lascia pensare il fatto che il Tor Lupara, invece di concentrarsi sul trovare una sistemazione urgente e legale dal 1° luglio, stia invece annunciando eventi e nuovi acquisti per la prossima stagione nonostante ad oggi non abbia fisicamente un terreno a disposizione per disputare un’annata sportiva, né alcuna certezza sull’iscrizione al campionato. Nei primi giorni di luglio il Comune di Fonte Nuova e la LND si esprimeranno sicuramente e potremo comprendere come si concluderà definitivamente questa vicenda, che fa il paio, purtroppo, con moltissime situazioni simili e con al centro situazioni di concessioni pubbliche trattate abusivamente come “private”. Peripezie sportive che appestano tutto il territorio laziale, rovinando il gioco più bello del mondo e colpendo sempre e solo le famiglie dei bambini tesserati che si ritrovano spesso a perdere soldi o a far giocare i propri figli in strutture fatiscenti.

Danni chiari anche ai tifosi che seguono le squadre dilettantistiche, sempre più emerginati da chi, senza doti imprenditoriali, intende gestire le ASD solo per speculare e non per offrire un servizio importante alle comunità. Su questo, la lentezza della burocrazia pubblica e l’incertezza della pena, ahinoi, andranno sempre di pari passo. Ora che la vicenda non è più un mistero avvolto da omertà o negligenza, sarà curioso seguire lo sviluppo dei fatti a cadenza quotidiana e lo faremo con grande interesse per l’amore dei cittadini, per la maggiore ignari di quanto tutto ciò gravi da molti anni sulle loro tasche, diventando spesso, senza volerlo – ovviamente – complici passivi.

Se avete informazioni, segnalazioni o fatti da riferirci, anche anonimamente, su questa vicenda, potete scriverci un’email a info@chronist.it e aiutarci a far luce sulla situazione.

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