Istanti di pura panico quelli vissuti dai 28 ragazzi a bordo di una giostra in un parco divertimenti dell’Oregon, in USA: sono rimasti a testa in giù a 30 metri da terra
Spaventosa esperienza per 28 ragazzi presso un parco divertimenti in Oregon, negli USA, dove la giostra su cui erano saliti si è fermata, facendoli restare a testa in giù, a 30 metri di altezza. È successo venerdì pomeriggio all’Oaks Amusement Park, quando la AtmosFEAR, così chiamata l’attrazione, si è improvvisamente bloccata, smettendo di funzionare proprio quando i passeggeri erano a testa in giù.
A quel punto le urla di divertimento dei giovani si sono trasformate in urla di puro terrore. Nel momento in cui si è fermata, la giostra, che si muove come un pendolo, era all’apice del movimento. Coloro che erano a bordo, tutti giovanissimi, sono rimasti in quella disagevole posizione per circa mezz’ora prima di essere salvati dai soccorsi.
Numerosissimi i video che i presenti hanno girato e che mostrano i 28 sfortunati sospesi in aria, con le gambe verso il cielo. “Pensavamo di morire”, ha commentato ancora sotto choc un 17enne che era a bordo dell’attrazione. Il giovane ha anche riferito di aver avuto una crisi di panico quando la giostra si è bloccata. Fortunatamente c’è stato un solo ferito, peraltro lieve, tra i 28. “Erano tutti ragazzi, alcuni gridavano disperatamente aiuto.” Ha raccontato uno dei testimoni che hanno assistito attoniti alla scena.
Il salvataggio
Quando l’attrazione ha smesso di funzionare intorno alle 14:55, il personale del parco ha chiamato immediatamente i soccorsi e avviato una procedure di emergenza interna. Chiudendo così l’intero perimetro di divertimenti. Dopo circa 20 minuti sono arrivati vigili del fuoco e ambulanze ma sono stati gli addetti alla manutenzione a riportare a terra i ragazzi, senza che i soccorsi intervenissero sull’AtmosFEAR.
Non sono ancora chiare, al momento, le cause del guasto improvviso che renderà inagibile la giostra fino a nuova comunicazione. “L’Oaks Park Management si è messo immediatamente in contatto con il produttore e lavorerà sia con il produttore che con gli ispettori statali per identificare la causa del problema.”