La 46enne americana Sarah Boone è stata accusata di aver ucciso il suo fidanzato Jorge Torres chiudendolo in valigia

Una donna di 46 anni, Sarah Boone, è accusata di aver ucciso il suo fidanzato Jorge Torres chiudendolo in valigia e facendolo soffocare. Il tutto mentre filmava la scena. E ora la 46enne statunitense ha anche cambiato l’ottavo avvocato dopo aver contestato il suo operato, proprio come con gli altri, sostenendo che nessuno di loro ha creduto alle sue parole. Trattandola con sufficienza. “Stavamo giocavamo a nascondino quando è avvenuta la tragedia ma nessuno mi crede, hanno tutti un atteggiamento arrogante.” Ha dichiarato la donna che, al momento, è in cerca dell’ennesimo avvocato

La Boone è dunque accusata dell’omicidio di Jorge Torres Jr nel febbraio del 2020 dopo averlo chiuso in una valigia lasciandolo soffocare. E poi morire. A chiunque la donna, sin da subito, si è dichiarata innocente, sostenendo di aver chiuso il compagno nel corso di un turno di nascondino. Durante il quale entrambi erano sbronzi per la grossa quantità di alcol ingerita. Inoltre, era stata lei stessa a chiamare i soccorsi affinché intervenissero nella sua abitazione a Winter Park.

Agli agenti la donna ha spiegato di essersi addormentata durante il suo turno e di aver ritrovato morto il compagno al suo risveglio. Una versione però che non ha convinto gli agenti, i quali hanno trovato un video sul suo telefono in cui l’uomo all’interno della valigia chiede disperatamente aiuto. “Non riesco a respirare.” Urlava l’uomo nel video che è stato preso come prova per incastrare la 46enne, ora accusata di omicidio di secondo grado. “Per tutto quello che mi hai fatto tu! Stupido.  Dipende da te. È quello che sento quando mi tradisci.” Avrebbe detto la donna nel filmato che quindi smentisce del tutto la sua tesi.

Da allora, nel corso degli anni, la Boone ha cambiato ben otto avvocati difensori che hanno scelto poi di ritirarsi dall’incarico per “differenze inconciliabili”. Anche l’ultimo ha rinunciato dopo che la donna ha inviato al giudice una lettera di 50 pagine in cui protestava contro l’operato del legale. Ma il giudice, dopo una lunga serie di rinvii, ha comunque deliberato per l’inizio del procedimento contro Sarah Boone a inizio ottobre prossimo.

Continua a leggere su Chronist.it