Carletto, un vincente nato: settimo trionfo nella massima competizione europea

Si scrive Carlo Ancelotti, si legge “Mister Champions League“: dopo il trionfo di ieri sera nella finale di Wembley, il tecnico di Reggiolo ha messo in bacheca il suo quinto trofeo da allenatore, confermandosi l’allenatore più vincente della storia di questa manifestazione.
Un pokerissimo, o come dicono da quella parti, una “manita”, l’ultima arrivata grazie alle reti di Dani Carvajal (al suo sesto trionfo) e Vinicius Junior, che con il sigillo di ieri, ha messo gli occhi (e le mani) anche sul Pallone d’Oro. Un Real Madrid versione Galactico quello di Carletto, che ha annientato il Borussia Dortmund, non senza sofferenza, come ammesso dallo stesso mister. “Mai abituarsi, perché è stata difficile, molto difficile, più del previsto. Nel secondo tempo siamo stati migliori, più equilibrati. Questo è un sogno che continua” – ha aggiunto Ancelotti.

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Ancelotti e la Champions: una storia d’amore iniziata 35 anni fa

In totale, nella sua carriera, Ancelotti ha vinto ben 7 volte la Champions League, vecchia Coppa dei Campioni. Prima dei trionfi in panchina, infatti, Carletto l’ha sollevata al cielo anche da giocatore, per ben due volte, entrambe con la maglia rossonera del Milan. Era il Diavolo degli olandesi, di Arrigo Sacchi e di un calcio che ha segnato un’epoca. Proprio quel Milan che diversi anni dopo, nel 2003, gli regalerà la prima gioia europea da allenatore: a Manchester, contro la Juventus, ai calci di rigore.
In mezzo la batosta di Istanbul, con l’incredibile rimonta del Liverpool da 3-0 a 3-3 in soli 6 minuti.
Ma il calcio, si sa, è fatto di rivincite: così, due anni dopo, Ancelotti si gode la sua vendetta proprio ai danni degli inglesi, grazie all’indimenticabile doppietta di Pippo Inzaghi nella notte di Atene.
Passano 7 anni e, dopo aver girovagato tra Chelsea, Psg e Bayern Monaco, Ancelotti approda al Real Madrid, dove c’è una sorta di maledizione. La “decima”, però, la conquista proprio lui, a Lisbona, dopo aver sconfitto i rivali cittadini dell’Atletico Madrid. Un 4-1 maturato ai supplementari dopo una partita recuperata al 93′ grazie a un colpo di testa di Sergio Ramos.
Le strade di Ancelotti e del Real si separano un anno dopo ma il 2022 sarà il quarto trionfo di Ancelotti in Champions League sempre alla guida delle Merengues. Ancora una volta contro il Liverpool grazie a un gol firmato da Vinicius.

Ancelotti: “Kroos un campione, ha chiuso vincendo una Champions”

Ieri, nella notte di Londra, è arrivata la quindicesima Champions League per il leggendario club spagnolo. Una notte magica, indimenticabile, un velo malinconica, a causa dell’addio di Toni Kroos, il campione tedesco che ha deciso di ritirarsi a 34 anni, nonostante sia ancora un giocatore di fama mondiale. “L’addio di Kroos un po’ triste, ma lui voleva che finisse così. Ha deciso di smettere e dobbiamo rispettarlo. Toni chiude alzando una Champions, in pochi possono dire di averlo fatto” – questo il commento di Carlo Ancelotti, in arte Mister Champions League. Un orgoglio made in Italy.

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