Dopo 15 mesi di reclusione, Ilaria Salis può finalmente lasciare il carcere di Budapest. Nelle settimane scorse avevano fatto scalpore le immagini dell’insegnante di Monza in catene durante il processo in Ungheria. I genitori della donna avevano più volte denunciato le condizioni inumane in cui la loro figlia era reclusa e in queste ore il tribunale ungherese ha accolto il ricorso della difesa. Ilaria Salis potrà, dunque, scontare la sua pena ai domiciliari.
Ilaria Salis, accolto il ricorso: concessi i domiciliari
La donna 15 mesi fa era stata arrestata per aggressione verso un militante di estrema destra ungherese, durante la ricorrenza del “Giorno dell’onore”. Da quel momento Salis è rimasta reclusa in carcere. Lo scorso 28 marzo il giudice Jozsef Sos aveva negato i domiciliari all’insegnante. Tuttavia, il successivo ricorso della difesa ha portato al rovesciamento della sentenza. In queste ore, infatti, a Ilaria Salis sono stati concessi i domiciliari che la 39enne attivista dovrà scontare a Budapest.
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Le parole del papà dell’attivista e la soddisfazione di Antonio Tajani
Ilaria Salis, dunque, dopo il pagamento della cauzione potrà lasciare il carcere e scontare la sua pena ai domiciliari. La 39enne, tra l’altro, è candidata alle prossime elezioni europee con la lista “Alleanza Verdi e Sinistra”. Il papà dell’attivista è stato tra i primi a commentare la notizia della scarcerazione. “Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare. Non è ancora fuori dal pozzo, ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi. Anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”. Anche il ministro degli Esteri Tajani, durante un suo intervento alla Camera, ha mostrato tutta la sua soddisfazione per la sentenza.