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Pietrangeli si sfoga: “Sinner? Ho altro a cui pensare, però è vero, non può battermi”

Pietrangeli si sfoga: io geloso di Sinner? Falso

Pietrangeli si sfoga: “Sinner? Ma che me ne frega! Ho altro a cui pensare, però è vero, non gli bastano due vite per battermi”

Dopo un fino 2023 e un inizio 2024 spumeggiate, Jannik Sinner, attuale numero 2 al mondo, è alle prese con un infortunio che lo ha costretto a rinunciare al torneo di Madrid e di Roma. Il tennista italiano, tuttavia, punta al rientro per il Roland Garros che potrebbe consentirgli di superare Djokovic e diventare numero 1 al mondo. In queste ore, tra l’altro, Pietrangeli, vincitore di ben 2 Roland Garros, nel ’59 e nel ’60, è tornato a parlare di Sinner e della presunta invidia nei suoi confronti.

Pietrangeli e l’invidia per Sinner: “Sarei un cretino”

Io, invidioso di Sinner?”, Pietrangeli, infuriato, ha respinto le accuse. “Non sarò una cima dell’intelligenza, ma sarei un cretino a parlare male di Sinner, come si fa a parlar male di lui?”. Poi, riguardo ai record che Sinner non batterà mai, replica: “Quello che ho detto è che i record sono fatti per essere battuti e lo ripeto che a Sinner non bastano due vite per battere tutti i miei record. Questo perché ce n’è uno imbattibile ed è quello delle partite giocate in Coppa Davis. Nessuno mi può contraddire”.

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La carriera di Sinner: “Parliamone tra 10 anni”

Infine, Pietrangeli, dopo aver ribadito di non essere invidioso di Sinner, parla della carriera del tennista 22enne. Il 90enne, infatti, prima dell’arrivo dell’altoatesino era stato per decenni il tennista italiano più in alto in classifica e in molti, negli ultimi tempi, gli chiedono fin dove potrà arrivare il giovane. “Di Sinner non bisogna parlare adesso – dice Pietrangeli -. Le somme si tireranno tra dieci anni. Tutti già ne parlano adesso quando ha appena cominciato il suo cammino, ma se ne dovrà discutere quando avrà finito la sua carriera e vedremo che cosa avrà concluso. Per ora è sulla buona strada”.

Mi sembra una domanda talmente stupida quando mi chiedono se lui possa o meno vincere Parigi. Se io fossi certo, non andrei al botteghino delle scommesse a giocarmi anche casa? Forse non hanno capito che non faccio il veggente di mestiere. Adesso sono tutti amanti del tennis perché lui va di moda, come quando sono diventati tutti velisti perché c’era Azzurra”.

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