Il farmaco è in fase di sperimentazione da circa otto anni e dimostra una grande efficacia. Attesa l’autorizzazione dalle autorità


Un vaccino sperimentale contro il cancro canino ha dimostrato di poter raddoppiare il tasso di sopravvivenza per diversi tumori. È passato dal 35 al 60 percento circa a 12 mesi. Molti dei cani trattati sono ancora vivi anni dopo la diagnosi, nonostante le previsioni iniziali dei veterinari indicassero una sopravvivenza di poche settimane o mesi. Fino ad oggi, il vaccino è stato somministrato a circa 300 cani, tutti coinvolti in studi preliminari condotti negli Stati Uniti e in Canada. I ricercatori sperano che possa essere presto autorizzato dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). Si tratta dell’ente responsabile della regolamentazione dei farmaci veterinari negli USA.

Il vaccino contro il cancro dei cani è in fase di sperimentazione da circa otto anni. Tecnicamente, si tratta di una immunoterapia ad azione policlonale. Il team di ricercatori, guidato dal professor Mark Mamula, docente presso la sezione di Reumatologia della prestigiosa Scuola di Medicina dell’Università di Yale, ha sviluppato il farmaco basandosi sui trattamenti immunoterapici con anticorpi monoclonali. Si tratta, cioè, di semi-sintetici, realizzati in laboratorio a partire da veri anticorpi. Poiché diversi tumori nell’uomo e nei cani sovraesprimono specifiche proteine, questi anticorpi monoclonali sono progettati per legarsi a queste proteine e attaccarle. Stimolano così il sistema immunitario a colpire le cellule tumorali che esprimono tali proteine. Si tratta del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) e del recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano (HER2),

Vaccino anti cancro canino, sopravvivenza raddoppiata

L’approccio di Mamula e del suo team è simile, ma invece di basarsi su una singola cellula immunitaria, coinvolge diverse cellule. Ecco perché si parla di azione policlonale. Gli anticorpi derivati si legano a più parti delle proteine EGFR/HER2. Amplificano, teoricamente, l’azione immunitaria contro la massa tumorale e riducendo il rischio di resistenza al trattamento. I risultati preliminari condotti su centinaia di cani coinvolti nello studio sembrano confermare questa teoria. Come indicato, dopo la vaccinazione il tasso di sopravvivenza a un anno è passato dal 35 al 60 percento circa per alcuni dei tumori testati. Tra questi l’osteosarcoma, un cancro delle ossa che uccide quasi il 70 percento dei cani a cui viene diagnosticato entro un anno.

L’Università di Yale ha raccontato il caso di Hunter, un golden retriever a cui era stato diagnosticato l’osteosarcoma. Dopo l’amputazione della zampa anteriore sinistra (dove era stato rilevato il tumore maligno) e la chemioterapia, Hunter è stato coinvolto nella sperimentazione del vaccino. Oggi, a tre anni dalla somministrazione, è ancora in vita, giocoso e felice. “Ricevo molte e-mail da proprietari di cani grati a cui era stato detto che i loro animali avevano settimane o mesi di vita, ma che ora hanno due o tre anni oltre la diagnosi di cancro”, ha affermato il professor Mamula.

Vaccino anti cancro canino, sopravvivenza raddoppiata: come funziona

Attualmente, il vaccino ha dimostrato la sua efficacia come farmaco terapeutico, ma non si esclude che possa avere anche un’efficacia preventiva. Saranno condotti studi specifici sull’incidenza dei determinati tumori per verificarlo. La speranza del professor Mamula è di testare il trattamento anche nell’uomo, dato che cani ed esseri umani si ammalano degli stessi tumori. Mamula ha creato la società TheraJan con l’obiettivo di produrre il vaccino una volta ottenuta l’autorizzazione. Nel frattempo, i risultati sui cani sono considerati estremamente positivi. “In oncologia veterinaria la nostra cassetta degli attrezzi è molto più piccola di quella dell’oncologia umana”, ha dichiarato il dottor Gerry Post, un oncologo veterinario. “Questo vaccino è davvero rivoluzionario. Non potrei essere più entusiasta da oncologo veterinario”, ha commentato.

L’efficacia del vaccino era stata già dimostrata nello studio “Vaccine-induced ErbB (EGFR/HER2)-specific immunity in spontaneous canine cancer” pubblicato su Translational Oncology. Ora si attende l’approvazione dell’USDA per renderlo disponibile negli USA e, probabilmente, in tutto il mondo. Recentemente, anche un vaccino anti cancro per cani basato su cellule staminali e messo a punto da scienziati ha dimostrato ottimi risultati. Ha allungato la vita anche a pazienti malati terminali senza più opzioni terapeutiche.

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