Il 48enne che a Gallipoli si è vestito da fantasma e ha lanciato sassi contro la casa della ex è stato denunciato per stalking

Un uomo di 48 anni di Gallipoli, in provincia di Lecce, non avendo accettato la separazione con la sua ex moglie, si è vestito da fantasma e si è messo a lanciare sassi contro la finestra della donna. Una vicenda che ha del grottesco e che racconta l’incapacità di un uomo di accettare la fine del suo matrimonio. Malgrado, infatti, la loro relazione fosse finita già da tempo, il 48enne, che aveva già una denuncia a suo carico, non è riuscito a farsene una ragione. E nel corso del tempo ha tormentato la sua ex compagna in modo assillante. Fino ad arrivare, l’altro giorno, a mascherarsi da fantasma per gettare sassi contro la finestra dell’abitazione della donna.

A immortalare l’assurdo comportamento dell’uomo è stata la telecamera di videosorveglianza posta davanti all’abitazione danneggiata. Nel video si nota un individuo coperto da un lenzuolo bianco che si avvicina celermente davanti alla casa. Per poi scagliare una pietra che aveva in mano contro una delle finestre, mandandone in frantumi una. Dunque si allontana a passo svelto verso una stradina sulla destra, da cui era sbucato un attimo prima.

Le persecuzioni dell’uomo nei confronti della sua ex vanno ormai avanti da mesi. Precisamente da giugno, quando la donna ha deciso di lasciarlo. Da lì in poi per lei è stato un vero e proprio incubo, con minacce, insulti, pedinamenti. La figlia della vittima, non appena in possesso del video, lo ha diffuso sui social aggiungendo al video un commento di biasimo nei confronti del 48enne stalker. Secondo lei la madre è stata “stalkerizzata, minacciata, calunniata, diffamata e privata della propria libertà, a causa di una relazione finita e non condivisa.” Lo scorso ottobre, inoltre, l’uomo era stato segnalato ai carabinieri per diverse minacce contro la donna. “Ti sfregio con l’olio bollente” e “Ti ammazzo per strada”, avrebbe gridato l’uomo.

“Ho sempre creduto nel mio Paese, nella mia Italia ed anche nella giustizia, ma ad oggi, quando si parla di violenza sulle donne l’Italia, la legge, la tutela e la sicurezza, vacillano.” Ha scritto la ragazza. “La giustizia è lenta, i riscontri sono pochi ma non perdo le speranze”. “Per la giustizia, non ci sono prove che lo becchino in flagranza di reato ed io le prove le sto cercando in ogni angolo ma non bastano, perché il suo volto scoperto lo esibisce nelle passeggiate. Io non mi fermo. Io non perdo la speranza. Intanto però la gente, miei amici gallipolini sapranno. Copriti pure bestia. Il mio volto lo sai.” Conclude la ragazza.

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