Vi siete mai chiesti cosa c’è davvero nel cibo che mangiamo tutti i giorni dopo aver fatto la spesa al supermercato? L’analisi nel dettaglio

Quando metti gli alimenti nel carrello della spesa, magari in maniera frettolosa, sei proprio sicuro
di sapere cosa contengono? Andiamo ad analizzare le etichette dei cibi più comunemente acquistati per scovare gli ingredienti che non ci aspetteremmo mai di trovare.

Hamburger di carne e insaccati preconfezionati

Si pensa erroneamente che gli hamburger siano composti al 100% da carne, ma se ci soffermassimo a guardare gli ingredienti, scopriremmo che in realtà sono addizionati da zucchero, che si ritrova con dicitura “saccarosio”, amido di patata o di riso, acqua e aromi. Tutti i precedenti, hanno lo scopo di rendere il prodotto maggiormente saporito, e far risparmiare sulla materia prima. Gli insaccati che troviamo nel banco frigo non sono speculari a quelli acquistabili al banco del fresco.


Infatti, come per gli hamburger, tra gli ingredienti ritroviamo lo zucchero, sotto forma di “destrosio” o “glucosio” che viene aggiunto durante la produzione al fine di migliorare il sapore di materie prime non di ottima qualità e polifosfati, usati per prolungare la “shelf life” del prodotto. Pertanto, la scelta migliore è quella di acquistare carne macinata al momento, ed insaccati di prima qualità al banco.

Alcol e zucchero nel pane confezionato: cosa c’è nel cibo che mangiamo?


Il pane, per definirsi tale, deve contenente esclusivamente farina, acqua, lievito e sale. Quello confezionato, al contrario, viene trattato in superficie con alcol etilico, usato come additivo con lo scopo di impedire lo sviluppo delle muffe. Viene inoltre addizionato con zucchero, per facilitare la lievitazione. Per non parlare delle fette biscottate più comuni, considerate da sempre un alimento “sano”, che ritroviamo in mense, ospedali e fortemente consigliate nei piani alimentari a fini dietetici.

Tuttavia, tra gli ingredienti ritroviamo olii vegetali (girasole, mais, colza, soia), ricchi in grassi polinsaturi dannosi per la salute cardiovascolare, ed estratto di malto d’orzo e mais, un dolcificante liquido alternativo al saccarosio. Se non si vuole rinunciare al loro utilizzo, ad oggi, prestando maggiore attenzione, possiamo trovare nei supermercati fette biscottate con una lista di ingredienti più corta, senza zuccheri aggiunti. Per quanto riguarda il pane, la scelta migliore ricade su quello fresco del panificio, buono e genuino. Per averlo sempre pronto all’uso basta congelarlo già porzionato, in questo modo evitiamo sprechi e manteniamo il suo gusto nel tempo.

Glutine nel dado per brodo


Il dato da cucina, da molti usato per comodità e praticità, è un concentrato di ingredienti non del tutto salutari. Infatti, se andiamo ad analizzare la sua etichetta degli ingredienti, troveremo zucchero, esaltatori di sapidità come il “glutammato monosodico”, il che lo rende un alimento molto ricco di sale, e grassi vegetali come ad esempio quello di palma. Può inoltre contenere glutine, per l’aggiunta della farina di frumento utilizzata come addensante, che potrebbe arrecare malessere e disturbi digestivi essendo molte le persone che risultano avere una ipersensibilità al glutine. Si può trovare anche in prosciutti ed insaccati, quali fesa di tacchino o prosciutto cotto, usato come additivo nella fase di salagione.

Uova nei formaggi


L’allergia all’uovo è una delle più diffuse nei bambini, ma può perdurare anche in età adulta. È causata da specifiche proteine, e può provocare infiammazioni cutanee, riniti, e problemi digestivi. Sono presenti in molti alimenti, a cui dobbiamo prestare maggiore attenzione. Lo troviamo in alcuni formaggi stagionati, come la grana, sotto forma di lisozima estratto dall’albume dell’uovo. Viene addizionato al fine di impedire lo sviluppo di alcuni microrganismi che possono danneggiare l’alimento, non comporta pericoli fatta eccezione per i soggetti allergici.

Attenzione anche alle zuppe pronte, i gelati, cereali e alcune caramelle, per la presenza di uova. Non è necessario escludere questi alimenti dalla nostra alimentazione, tuttavia è importante essere un consumatore informato, e attento alla lettura delle etichette, per non cadere nelle trappole. Il regolamento europeo 1169/2011 impone di dichiarare tutto ciò che si trova all’interno del prodotto finito, in ordine decrescente in funzione della quantità, esistono però come abbiamo visto, tanti ingredienti “nascosti” che spesso vengono menzionati con diciture diverse e forvianti, non sempre in forma chiara.

Dottoressa Liliana Giorgi:

sito web: www.ladottoressagiorgi.com

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