Chi opterà per il mercato libero, a parità di operatori, pagherà fino a 1.776 euro annui in più sulla bolletta: il “doppio paradosso”
L’Assoutenti si fa sentire: la bolletta della luce prevede una stangata da “1.700 euro in più” all’anno per il mercato libero. “A partire dal prossimo 1 luglio si configurerà un doppio assurdo paradosso, con i clienti del mercato libero che si ritroveranno a pagare tariffe della luce più salate rispetto alle tutele graduali, pur scegliendo lo stesso gestore che fornisce il servizio in entrambi i mercati”. Questo è quanto denuncia il presidente del comitato scientifico del Crc e presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi. Non solo, perché “anche gli utenti vulnerabili che rimarranno nel mercato tutelato saranno svantaggiati, con una bolletta media più elevata di 131 euro annui rispetto al Servizio a tutele graduali”.
Quindi, gli utenti dell’energia elettrica che da oggi attivano un servizio di fornitura sul mercato libero, pagheranno fino a 1.776 euro annui in più rispetto alla bolletta media del Servizio a Tutele Graduali, in vigore dal prossimo 1 luglio, come affermato dal Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc). Questo ha messo in comparazione le offerte di sette differenti gestori trionfanti alle aste dell’Acquirente Unico per il Servizio a Tutele Graduali (rappresentano il 70,49% del mercato), le stesse che dal prossimo 1 luglio forniranno elettricità con prezzo omogeneo in tutta Italia ai clienti della maggior tutela non vulnerabili (5 milioni di utenti circa).
“Come se non bastasse – ha aggiunto Truzzi -, si presenta anche un altro grave problema: chi è passato al mercato libero dell’energia e vorrà godere dall’1 luglio dei vantaggi delle tutele graduali, dovrà necessariamente rientrare nella Maggior Tutela entro il 30 giugno, non essendo previsto il passaggio diretto dal libero al Stg”.
Le differenze di prezzo
Dunque, i clienti che non si rifanno al mercato libero passeranno automaticamente dalla Maggior Tutela al Servizio a Tuttele Graduali e usufruiranno del risparmio stimato da Arera di circa 131 euro. Un calcolo ottenuto sulla base dei dati attualmente a disposizione: la cifra sarà quindi inferiore di 131 euro annuali per utenza rispetto alle tarrife vigenti attualmente sul mercato tutelato.
“La bolletta media per un consumo di 2.700 kwh all’anno scenderà così a quota 465 euro, un risparmio ottenuto grazie alle offerte al ribasso presentate dai 7 gestori dell’energia vincitori dell’asta indetta da Acquirente Unico lo scorso 10 gennaio”.
Per quanto riguarda gli utenti che sceglieranno i medesimi sette operatori sul mercato libero, i costi aumentano sensibilimente, come si può verificare sull’apposito portale delle offerte Arera. Se oggi si attivasse un’offerta a prezzo variabile ci si ritroverebbe a spendere da un minimo di 162 euro annui in più rispetto alle tutele graduali, ad un massimo di 573 euro, come analizzato dal Centro di formazione e ricerca sui consumi.
“La situazione peggiora se si opta per un contratto a prezzo fisso, dove le tariffe sono più alte rispetto al prezzo variabile: in questo caso per chi attiva oggi una fornitura elettrica con uno degli operatori vincitori delle aste, la maggiore spesa rispetto alla bolletta media del Servizio a Tutele Graduali andrà da un minimo +204 euro a un massimo addirittura di +1.776 euro annui a utenza”.