Le parole della raccattapalle con la quale Sinner si è intrattenuto a parlare durante la tesissima semifinale di Indian Wells contro Alcaraz: “Sono fortunata”

Che Sinner, a differenza di moltissimi atleti del circuito Atp e non, sia un grandissimo talento dentro e, soprattutto, fuori dal campo, non doveva dircelo l’episodio della semifinale contro Alcaraz nel quale l’altoatesino tiene l’ombrello alla raccattapalle piuttosto che il contrario. Significativo l’impatto della foto che mette a confronto entrambi i tennisti impegnati nella disputa di Indian Wells di un paio di notti fa: Sinner fa questo mentre lo spagnolo lascia che sia proprio l’addetta a tenergli l’ombrello. Sia chiaro: il gesto di Alcaraz non fa di lui uno screanzato, se non altro per il fatto che è consuetudine del tennis tale procedura.

Parliamoci chiaro: c’è chi viene pagato apposta e il gesto di Sinner non deve costringere chiunque ad emularlo. Tuttavia, una buona azione è contemplata e pazienza per gli altri se il loro cuore non è al pari di quello di Sinner. Se fosse un influencer, Jannik sarebbe stato ora uno stratega dei social, il perfetto interprete di un ruolo che in realtà non solo non conosce, bensì non gli interessa. Perché nell’era dei social è facilissimo che la singolarità di un’azione faccia il giro del mondo in pochissimi minuti. È la potenza della tecnologia. Tanto da rendere ora popolare la dolce Caroline:

“Mi chiamo Caroline e ho avuto la grande opportunità di stare seduta di fianco a Sinner sotto un ombrello. Durante la partita stava piovendo e gli stavo tenendo l’ombrello, quando mi ha chiesto di sedermi vicino a lui. Poi ha preso l’ombrello e abbiamo iniziato a chiacchierare. Mi ha chiesto da quanti anni giocassi a tennis e quali fossero le partite in cui ero stata in campo. Poi mi ha chiesto come funziona il lavoro del raccattapalle e che posizione bisogna tenere in campo e gli ho spiegato tutto”.

La differenza nell’atteggiamento tra l’italiano e gli altri campioni

Non sono neanche domande di circostanza: si capisce dagli stessi quesiti posti in quei pochi minuti di conversazione che Jannik non stava assolutamente promuovendo sé stesso a favore di telecamere, come avrebbero potuto fare in molti. Era presente a sé e alla giovane, nel bel mezzo di una delle partite più importanti della sua breve e già prestigiosa carriera. E con il maltempo incombente, provate a immedesimarvi: tutta la tensione da gestire senza capire come farlo. Piove? Non piove? Per quante ore durerà la pausa?

Perché prima di un rinvio all’indomani, i tennisti devono attendere molto tempo, le stesse ore nelle quali noi cambiamo canale e quasi ci dimentichiamo che lì, negli spogliatoi, ormai freddi (mente e corpo ghiacciati), ci sono ancora due uomini pronti a darsele di santa ragione. “Per me è stato bellissimo essere vicina a Sinner e chiacchierare con lui”, ha concluso Caroline a Sky Sport. Poi, la rivelazione: “Adoro Sinner: lui è uno dei miei giocatori preferiti e sono fortunata ad averlo incontrato e ad averci parlato”. Sinner è virale perché non cerca di esserlo, perché neanche conosce il significato di tale parola.

Sinner è un vincente perché non sa di esserlo, non glielo dicono. Il mondo esterno è filtrato da chi gli vuole bene, tecnicamente sì, ma anche umanamente. Jannik ha uno staff serissimo dietro. Qualcuno potrebbe giudicare tutto ciò eccessivo, ma arrivare al massimo livello richiede anche questo e a 22 anni si può fare un tentativo. Solo per curiosità, solo per vedere fin dove davvero può arrivare Jannik. Essere l’unico italiano della storia a cercare di arrivare a ciò che finora per gli italiani era proibito.

Intanto Sinner è già con la testa sul campo, pronto per debuttare all’Atp 1000 di Miami del 2024, un altro torneo da mille punti al quale deve partecipare necessariamente per non perdere terreno prezioso guadagnato nel medesimo torneo di un anno fa. Infatti, come ormai è chiaro anche a chi ha iniziato ad appassionarsi al tennis da poco, la classifica Atp tiene conto anche dei risultati ottenuti nella stagione precedente. Avendo preso parte all’Atp 1000 di Miami 2023, arrivando per giunta in finale, è quasi “costretto” a replicare lo stesso risultato e, possibilmente, migliorarlo. Un anno fa dovette cedere all’ultimo, nella finale contro Medvedev: Sinner veniva dalla vittoria contro Alcaraz in semifinale.

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