L’artista piange la morte del suo storico collaboratore: “Buon viaggio Franco, ci lasci ricordi bellissimi”

Lutto per Claudio Baglioni: il cantante piange la morte del suo storico collaboratore Francesco Novaro. “Se n’è andato nella notte lasciando buio, dolore e tristezza nei cuori dei suoi cari e dei suoi tanti amici”, ha scritto il cantautore sui social. Per gli amici era Franco, ha lasciato un vuoto nella vita artistica di Baglioni, già addolorato per la scomparsa di un anno fa del suo arrangiatore, il direttore d’orchestra Danilo Minotti. “Ora cammina con passo leggero su una strada di luce e colori verso un nuovo orizzonte – ha concluso Baglioni nel messaggio d’addio – . Buon viaggio, Franco. Ci lasci ricordi bellissimi. Claudio”.

Baglioni ricorda Novaro: “Dissi a lui che l’album ‘Oltre’ sarebbe stato un flop”

Per capire l’importanza della perdita di Baglioni, basta riprendere sue vecchie interviste, in cui omaggiava Novaro e raccontava aneddoti su di lui, come quando, a La Repubblica, raccontando la nascita di successi come l’album “Oltre”, svelò di essere insieme all’amico mentre maturava pensieri negativi sulle sorti dell’album.

“Ricordo che alla fine della registrazione a Londra me ne tornai a Roma, e in macchina verso casa lo riascoltai in cassetta. Dissi a Franco Novaro, che mi accompagnava: “Sarà un flop totale. Non c’è un ritornello, ci sono troppe parole. Abbiamo sbagliato tutto” e invece quell’album si rivelò un successo anche grazie a un singolo come ‘Mille giorni di te e di me’…”.

Nella stessa intervista, Baglioni ricordava di aver scritto i testi al famoso “bar dello Zodiaco, a Monte Mario”. Un posto romantico di Roma, nel quale, in quel periodo, si poteva tranquillamente trovare l’artista che consumava ai tavoli del bar, “attorniato da adolescenti che si baciavano”.

L’amicizia e l’unione artistica tra i due resistette anche dinanzi ai problemi legati alla magistratura a cui andò incontro Novaro a causa di una villa di Lampedusa, sequestrata per presunto abuso edilizio. Tuttavia, tale abuso non si sarebbe mai compiuto. Infatti, Franco provò la sua innocenza nelle sedi opportune, ove venne assolto dalle accuse mosse contro di lui, sino all’ultimo grado. Non è mai vacillata l’amicizia e la collaborazione artistica tra Franco e Claudio.

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